Sbugiardare i piddini su Bibbiano -2: cosa c’è dietro

Torniamo doverosamente a parlare di uno scandalo su cui, come previsto, è calata una coltre di silenzio che è il preludio all’insabbiamento. Abbiamo visto nella prima parte come sia ingiustificato l’atteggiamento degli esponenti del Partito Democratico, come Carlo Calenda, che di fronte allo scandalo della Val d’Enza pretendono di circoscrivere il discorso, minimizzando e minacciando querele: troppe cose sono completamente e gravemente sbagliate; nella magistratura, nei servizi sociali, nel ruolo di psicologi e periti, nelle regole, nella gestione. E se Bibbiano è un caso a sé quanto a gravità, rappresenta però un sintomo di un problema enorme che sta sotto. Incidentalmente notiamo che proprio Carlo Calenda (che già nel titolo…

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Sbugiardare Calenda su Bibbiano -1: è il sistema che non funziona

Carlo Calenda sui bambini sottratti alle famiglie a Bibbiano: "Tu non chiedi la verità. Tu vuoi usare quello che è accaduto per fare una battaglia politica che nulla ha a che vedere con i fatti. E la cosa tragica è che non ti vergogni e non comprendi che è l'insulto più grave alle vittime dei fatti."

Il PD sceglie di attaccare un popolo che si ribella all’orrore. Commento a margine dello scandalo partito dalla cittadina di Bibbiano, in Val d’Enza, Emilia: bambini sottratti alle famiglie senza vere ragioni, ed anzi attraverso prove falsificate e maltrattamenti, da parte di assistenti sociali e psicologi senza scrupoli. Tanta gente comune urla indignazione e vuole risposte, controlli, ispezioni… soprattutto vuole mettere in discussione un sistema che mette assieme i magistrati e gli specialisti che hanno un potere privo di controllo, la filiera delle cooperative sociali dove alloggiano i bambini (che ricevono finanziamenti enormi), ed infine l’ideologia ostile alla famiglia, che fornisce le basi su cui si regge l’intera costruzione. Il…

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Follie elettorali: USA vs. Svezia

Una gara a chi fa peggio. Da una parte regole che ricordano l’epoca fascista, dall’altra stranezze da Repubblica delle Banane. Chi non conosce la diatriba tutta americana sul diritto a votare senza presentare documenti rimarrà sbalordito. Gli altri possono trovare qui in fondo la risposta che taglia la testa al toro in questa faccenda assurda. Nel frattempo prendetevela con calma e godetevi questa carrellata. Oppure potete dare una scorsa veloce, saltando dei capitoli. Non sono più abituato a stupirmi. Ma mi ha colto alla sprovvista la notizia che gli osservatori internazionali, chiamati per la prima volta a controllare la regolarità delle elezioni in Svezia, si sono trovati di fronte un sistema elettorale viziato…

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Al solito, situazione disperata ma non seria

Merkel con Mattarella, da le più belle frasi di Osho

Confesso di aver guardato all’Italia del dopo-voto con lo stesso compiacimento incosciente di un ragazzino che si gode lo spettacolo della neve che cade. Sperando diventi uno strato ben spesso. Anche se sa che non sarebbe una cosa bella. Lo sfondo. E così, con un colpo di scena quando sembrava finita, è nato quello strano animale del governo Lega-Cinquestelle. (Appena in tempo per festeggiare la festa della Repubblica senza imbarazzi.) Il Presidente Mattarella sembrava averlo stoppato, con una scelta politica senza precedenti quanto alla forma, al limite dell’abuso. Probabilmente è tornato sui suoi passi dopo aver visto le reazioni da tutto il mondo, e soprattutto rendendosi conto che col suo…

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Fascismo, Immigrazione. Il veleno nella campagna elettorale

Lavinia Flavia Cassaro, la maestra dei centri sociali che insulta i poliziotti

I crimini da prima pagina, il senso di insicurezza. Ormai tutto è reazione oppure reazione alla reazione.     Domani si vota. Queste elezioni dovrebbero segnare la sconfitta bruciante del PD e delle politiche imposte in questi anni, di resa incondizionata ed anzi entusiasta alla decomposizione della società italiana, sia sul piano economico che del tessuto sociale. Non che le alternative politiche siano in grado di arrestarla. Ma oggi sembra già un passo avanti non vantarsi orgogliosamente dei progressi raggiunti nel far scivolare una società avanzata nel caos. Purtroppo la voglia di reazione è stata in gran parte incanalata verso il Movimento 5 Stelle, una alternativa che non è alternativa…

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L’elettore è mobile qual piuma al vento

Cercare di cambiare le regole del gioco, ma dimostrandosi prevedibili e disinformati. Le recenti elezioni in Francia, Italia e Regno Unito ci forniscono chiari esempi di un curioso trend in atto: gli elettori sembrano voler votare in modo da rompere le uova nel paniere a chi si era avvantaggiato la volta precedente, quasi a punire chi è diventato troppo forte, una sorta di ribellione (fallita in partenza) contro il rischio di venire controllati. Come se la saggezza e la moderazione fossero incarnate da un bizzarro non stare mai fermi, correndo, anzi -senza un’idea politica precisa- ad acclamare l’ultimo capopopolo o movimento che prometta “riforme” e cambiamento, per poi però castigarli…

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Marce pro e contro: ancora bugie

“Donne” e New York Times contro Trump Un passo indietro prima di vedere altri casi, in Italia e non. Recentemente ho scritto sulle dimensioni relative del pubblico durante le cerimonie di insediamento presidenziale a Washington DC, fornendo le mie stime (analisi indipendenti di questo livello non se ne trovano da nessun’altra parte) rispetto ad O(bama) e T(rump) nelle ultime 3 celebrazioni: O 2009: 500;   O 2013: 350;   T 2017: 300 (migliaia di persone)   mentre secondo i grandi media avremmo dovuto credere a queste cifre infondate: O 2009: 1800;   O 2013: 1000;   T 2017: 250 od un numero imprecisato, di poche centinaia di migliaia   Poi TV e…

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Ha stato Putin! (Senza vergogna)

Ci sarebbe solo da ridere. Il fatto è che questi giornalisti vengono presi sul serio.   Hillary Clinton parla di “vast right-wing conspiracy” (=megacomplotto delle destre) fin dal 1998. Ogni tanto ha ritirato fuori questa simpatica idea. Solo che sarebbe ora di lasciarla perdere. E’ una ex. Invece eccola di nuovo sulle tv a prendersela con le notizie false, le famose “fake news” che avrebbero fatto vincere Trump. Ovviamente tutti i grandi giornali a pendere dalle sue labbra e cavalcare l’onda dell’indignazione, invocando la censura sotto altro nome: contro questi puzzoni che su internet si permettono di dare notizie più o meno non vere. Grandi giornali che nei ritagli di tempo,…

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La disfatta dei sondaggisti

Questa è la storia di esperti che ti guardano dall’alto in basso. Ancora meglio, è una storia di falsi dati scientifici e inganni. E’ la storia di come hanno cercato di controllare il risultato di un’elezione importantissima. Ma hanno perso lo stesso. Ho sognato di scrivere questo articolo per mesi. Tutti quegli addetti ai lavori, impegnati giorno dopo giorno a far passare una precisa versione della realtà, dove i poveretti come me che non si rassegnavano al verdetto dei dati erano guardati con commiserazione…   Ora mi sfogo un po’. Tanto non se ne avranno a male: sono famosi e influenti, hanno tutte le credenziali a posto. Le critiche di un Signor Nessuno…

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#LoveTrumpsHate: Trump vince l’odio

Love trumps hate. L’amore sconfigge l’odio. Ok, facciamo che sia vero.   #LoveTrumpsHate è uno slogan semplicistico usato dal Team Clinton. C’è un raffinatissimo (?) gioco di parole basato sul nome di Donald Trump; il verbo to trump infatti significa anche sconfiggere. L’idea è che dalla parte di Hillary Clinton ci siano ovviamente i buoni, che amano, e vincono sul cattivo Trump che odia. Ma a scavare a fondo, il ragionamento funziona, perfettamente, solo se viene completamente rovesciato. Facciamo così: scommetto che se seguite il mio ragionamento fino in fondo, arriverete ad ammettere che vi ho sorpreso, e non avevate considerato la situazione da questa angolazione. Potete commentare sotto riguardo…

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Ad un sostenitore di Renzi, deluso dal Partito

Bersani e Matteo Renzi stretta di mano

AGGIORNAMENTO per i distratti – 4 agosto 2016. Questo articolo è del 2012; Matteo Renzi nel frattempo (febbraio 2014) è diventato Presidente del Consiglio, senza passare attraverso una elezione: terzo consecutivo capo del governo inserito dall’alto con manovra pilotata. Sono passati altri 2 anni e tutti gli indizi portano ad una sua prossima defenestrazione con qualcuno più gradito ai piani alti delle istituzioni europee. E’ la “democrazia” (bellezza?)… Quando ho scritto originariamente questo pezzo, si assisteva ad uno scontro di potere nel PD tra una vecchia guardia ancora convinta di poter comandare, forte del proprio radicamento sul territorio, della forza di coesione dei propri militanti riuniti nelle sezioni di partito…

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