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2 Timoteo 4, 1-4
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
Sono passati 70 anni da quando [nel 1930] la Chiesa Anglicana permise la contraccezione in casi di “grave necessità” ed è ben difficile sostenere che la contraccezione abbia in qualche modo migliorato le nostre vite. L’umanità patisce ancora guerre, fame, malattie, epidemie, regimi oppressivi, persecuzioni ed ingiustizie, proprio come Gesù aveva predetto. Ma in aggiunta a quelle antiche piaghe ora abbiamo anche la diffusione del divorzio, l’implosione della famiglia e una nuova epidemia di un virus a trasmissione sessuale. La promiscuità è diventata la norma, almeno in Occidente. Nell’Humanae Vitae Papa Paolo disse che queste calamità ci avrebbero colpito se la contraccezione fosse diventata diffusa e socialmente accettabile. E questo perché l’istituto del matrimonio sarebbe stato minato nelle fondamenta e il sesso sarebbe diventato perversione. Pare proprio che quel vecchio celibe, che parlava di cose di cui non aveva esperienza diretta, ci avesse preso in pieno.
(Rachel Fay, This Rock magazine, Aprile 1998)
L’aspetto curioso della deriva immgratoria ecclesiastica: il migrante non è oggetto di “evangelizzazione”, bensì idolo di indigenza.
Francesco Colafemmina
La prossima volta che ti dicono che per migliorare il tuo stile devi imparare ad eliminare gli aggettivi inutili, ridondanti, ricordagli che nell’Inno Nazionale degli Stati Uniti nel descrivere la bandiera si parla di “ampie strisce” e di “stelle brillanti”, e nessuno ha niente da ridire.
Alessandro Grasso
Se vuoi l’arcobaleno devi prima sopportare la pioggia.
Steven Wright
Gli alberi non hanno dogmi. Le rape hanno una mente apertissima.
Gilbert Keith Chesterton
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