Leggendo le pagine degli annunci di lavoro si fanno a volte incontri curiosi. Se vi è capitato di ponderare l’idea di intraprendere una carriera professionale come mystery shoppers, capite cosa intendo. Trovi di tutto, compresa l’inserzione per un allettante posto di “procaccaitore d’affari”: dice proprio così nel titolo… l’aspetto paradossale è che dal 2005 tale annuncio appare ad intervalli regolari: ancora non hanno corretto l’errore, e ancora cercano aspiranti…
Bene, qualche giorno fa in uno dei canali di annunci online è apparsa l’offerta per un posto di “consulente politico”. E cosa sarà mai? Vai sul sito di riferimento Polo Tecnico e capisci: detto in altro modo cercano uno Spin Doctor, e lo dicono così apertamente. Ho sempre pensato che spin doctor fosse un termine dispregiativo, che i diretti interessati rifiutassero.
Per capire di cosa si tratti, niente di meglio che la spiegazione fornita da Polo Tecnico stesso:
Chi è? Un vero consulente […] capace di supportare l’attività politica di un partito e di un singolo candidato.
E fin qui niente di male: nella politica moderna, è normale e giusto appoggiarsi ad uno staff di esperti che aiutino nell’analisi della realtà e nella gestione della comunicazione. Ma ecco, accanto ad altre descrizioni ragionevoli, come si caratterizza meglio la figura ricercata:
deve essere indifferente alla verità dei fatti, e per di più essere in grado di manipolare tale verità, rendendola attraente all’occhio del pubblico. Come Giano bifronte, lo spin doctor ha il duplice ruolo di professionista mediatore della comunicazione, e di “genio del male“, una specie di ammaestratore di notizie, un regista degli effetti speciali creativo e al tempo stesso bugiardo, sempre comunque coerente con il proprio impegno lavorativo. Lo spin doctor è ad esempio colui che suggerisce alla stampa di non titolare in prima pagina “Aumento delle tasse” ma “Riassetto fiscale”.
Coerente con il proprio impegno: a te non interessa ciò che è giusto, ma solo far sembrare che chi ti paga lo stipendio ha sempre ragione. Per una cifra compresa tra i 900 ed i 1800 euri al mese, devi manipolare la verità al servizio di un politico.
Il bello è che a guardare cosa stia dietro questo Polo Tecnico, troviamo un tale Angelelli (presidente) che prima ha fatto confluire il suo movimento all’interno dell’Italia dei Valori di Di Pietro (eh, valori!), poi se ne è andato quanto rumorosamente ha potuto, e cito: “alla fine ha prevalso la voglia di raccontare quelle verità, è arrivato il momento che anche tutti i cittadini, che hanno a cuore la persona di Antonio Di Pietro e simpatizzano per il suo movimento, sappiano chi c’è dietro l’ex-pm e lavora, o meglio trama, alle sue spalle, facendosi forza e sfruttando la sua personalità e fama”.
Questo ineffabile rappresentante della politica italiana chiude con un appello a Di Pietro a lasciare la “Casta” e avvicinarsi alla gente ed ai bisognosi. E poi si lancia tra le braccia di Berlusconi, con il suo Polo Tecnico a sostenere lo sforzo del Popolo delle Libertà a colpi di spin doctors… “Per una politica fatta dai cittadini” è lo slogan. Gli stessi cittadini a cui mentire in maniera professionale?