Attivissimo sbrocca. Lo sbufalatore che crede alle bufale anti-Trump

Trump waves, photo maliciously implying a nazi salute

Photo credit: Getty Images via attivissimo.blogspot.it. FAIR USE: sto criticando questa foto come tendenziosa e ingannevole, specialmente per come viene usata.

Come rovinare una reputazione.

Per chi non lo conoscesse, Paolo Attivissimo è un giornalista molto attivo 🙂 (e, aggiungo, benemerito) nel debunking di tante sciocchezze, teorie strampalate e di complotto che circolano in Internet. Svolge(va) un lavoro lodevole smontando le bufale sull’ 11 settembre, sullo sbarco sulla Luna, sulle leggende metropolitane informatiche e molte altre (pensiamo agli sciachimisti e agli antivaccinisti… se non sapete cosa sono, meglio per voi).

Ebbene, ce lo siamo perso.
Qualche giorno fa ha pubblicato un articolo penoso, imbarazzante, contro Donald Trump. Eccolo.

FAQ: perché ce l’ho con Trump presidente? Perché sono un debunker

Penoso perché sembra scritto da uno dei complottisti che tanto spesso lui ha ridotto al silenzio con la forza dei fatti: un sacco di affermazioni nette, durissime, contro il nuovo Presidente degli Stati Uniti e il suo staff; ma di fatto prive di spiegazioni, di pezze d’appoggio. Dobbiamo fidarci del fatto che lui è un debunker, e sa che Trump è “una bufala vivente”. Peccato, dice, perché se conoscessimo l’Inglese quante ne leggeremmo…

Definisce Trump un imbecille, un idiota circondato da furbi. Giudica persino il suo modo di gesticolare e il tono della voce: corrispondono, dice, a quelli di tanti complottisti.

Ma è veramente un fiume in piena di rabbia. Poi fa un po’ ridere che nella pratica l’unica affermazione concreta sia:

vuole bloccare la ricerca della NASA sul clima, in modo da non avere più dati climatici

Questa è una interpretazione forzata, palesemente di parte e senza fonte, di dichiarazioni tutt’altro che allarmanti (su di uno dei problemi meno cruciali, siamo seri…). Questo articolo dice piuttosto che un consigliere di Trump segnala la volontà di destinare la NASA all’esplorazione spaziale, riportandola al proprio scopo originario, lasciando gli studi sul clima ad altre agenzie, e che sia vera scienza e non attivismo camuffato da scienza.

Forse Attivissimo avrebbe dovuto calmarsi un pochino e rivelare ai suoi lettori adoranti ad esempio che James Hansen, direttore del Goddard Institute for Space Studies della NASA, è stato arrestato  per aver manifestato in strada davanti alla Casa Bianca (secondo Fox News, arrestato almeno altre 3 volte), assieme ad altri ambientalisti duri e puri, contro la costruzione di un oleodotto. Ed è lo stesso Hansen che influenzò le politiche USA degli anni futuri quando nel 1988 testimoniò davanti al Senato sul Riscaldamento Globale… ma con un trucchetto: l’incontro fu organizzato in un giorno d’estate il più caldo possibile, lasciarono le finestre aperte tutta la notte e fecero in modo che non funzionassero i condizionatori… (nel mio piccolo posso testimoniare che a Washington fa un caldo allucinante.) Questa è la serietà e l’obiettività con cui si cercò di influenzare i legislatori riguardo al futuro del pianeta. Ma di episodi da mafietta nel campo della ricerca sul clima ce ne sono stati parecchi, ci hanno scritto interi libri.

E la NASA, che oggi non ha un lanciatore per portare uomini nello spazio (nella Stazione Spaziale Internazionale si va sulla vecchissima Soyuz dei Russi, un po’ rimodernata), è stata persino indicata da Obama come agenzia che doveva porsi come obiettivo le pubbliche relazioni col mondo islamico, per farli sentire più importanti… Sentite le parole di Charles Bolden, amministratore della NASA:

Primo, mi ha chiesto di stimolare i bambini a scegliere di studiare matematica e scienze; secondo, vuole che mi occupi di allargare le nostre relazioni internazionali; terzo punto, forse il più importante: desidera che io trovi un modo di aprire un dialogo col mondo Islamico e impegnarci decisamente di più, coinvolgendo nazioni a maggioranza islamica, per aiutarli a sentirsi orgogliosi del loro contributo storico nei campi della scienza, della matematica, dell’ingegneria.

 

Ecco, questo sarebbe il modello di agenzia che si trovano per le mani: l’ombra di sé stessa. Ed infatti non piace sicuramente neanche ad Attivissimo.

Eppure per il Nostro il vero problema sarebbe l’arrivo di Trump che, lui sì, rappresenta “l’antiscienza”, anzi, “l’antirealtà” (Testuale!)

 

Conoscendo da osservatore l’ambizione di Donald per essere ammirato e ricordato, dico piuttosto che vorrà passare per quello che ha rilanciato la NASA! Prevedo che entro il 2020 proporrà con grande fanfara l’avvio di un progetto per portare finalmente l’uomo su Marte.

 

Ma il bello viene ora!

La mossa più vigliacca e stupida di Attivissimo sta nella scelta della foto di corredo all’articolo (l’ho riportata in apertura): Trump che saluta dal palco e viene inquadrato in modo tale da permettere a complottisti visionari di dire che sta facendo il saluto nazista… Per soprammercato aggiunge la didascalia: “No, non è un fotomontaggio”

Uhh! Addirittura!

Mi spiace, qui siamo nel campo delle allucinazioni. E se sono collettive, tanto peggio.

Non c’è tanto da girare intorno al problema: questi mezzucci sono fatti per ingannare, facendo disinformazione.

Ancora una volta, come nel caso che ho già evidenziato di Snopes (ed altri che ho in mente e su cui scriverò in futuro), abbiamo i professionisti del controllo dei fatti che si abbandonano allo stesso tipo di disinformazione che cercano di combattere quando proveniente da altri. Ma di solito si tratta di interventi “raffinati”, qui invece il buon Paolo è fuori controllo.

Incalzato da vari commenti, infatti, inanella una perla da visionario dietro l’altra. Fortunatamente la sua posizione gli impedisce di cancellare tutto e fare finta che non sia successo, quindi potete anche andare sul suo sito e controllare di persona.

Prima tira indietro la mano:

ho scritto da qualche parte che credo che sia un saluto romano o nazista? Assolutamente no.

Ma subito porta come pezza d’appoggio una pura e semplice interpretazione malevola dal sito di estrema sinistra Raw Story… i fan che alzano la mano per dire che voteranno per lui sono evidentemente segretamente d’accordo, sanno bene che dietro c’è quel gesto, è un segnale… sappiatelo: ora se rispondete a qualcuno con un’alzata di mano, siete accusabili di essere nazisti…

E poi rincara:

Ma la promessa di espellere tutti i musulmani, di tenere fuori gli altri che hanno un colore di pelle inadatto, di “rendere di nuovo grande l’America”, a me ricordano qualcosa:

GIRO DI PAROLE PER DIRE... (Clicca)
Adolf Hitler! Ma va!

 

Solo chi non conosce nulla della campagna elettorale, o è impermeabile all’osservazione dei fatti, può sostenere che Trump voglia espellere tutti i musulmani, o che la lotta all’immigrazione clandestina abbia qualcosa a che fare con il colore della pelle (a parte il fatto che gli immigrati non hanno una pelle necessariamente granché scura, al contrario di molti Americani che sostengono Trump con reciproche attestazioni di stima.)

Chi ha la mente annebbiata dall’ideologia tende a proiettare sull’avversario la propria ostinazione a non voler osservare le differenze.

Questo porta, ad esempio, a mescolare il discorso “espulsione ventilata di clandestini” (in gran parte latinoamericani), che ragionevolmente avverrà per una parte molto ridotta rispetto a quanto minacciato, con la promessa di prendere misure per tenere fuori potenziali elementi ostili, ovvero terroristi islamici e loro fiancheggiatori.

Per un Americano colla testa sul collo un musulmano cittadino statunitense merita un trattamento completamente differente da un musulmano straniero che arriva in quel momento da una zona instabile piena di estremisti islamici. La tua nazione è come una barca, non puoi far salire chiunque, devi evitare che affondi. Va fatta funzionare, con garanzie specifiche per i cittadini, che significano necessariamente anche restrizioni per gli stranieri. Dura lex.

Per un “progressista” i confini sono invece solo un fastidio e un’ingiustizia, dovremmo per forza inseguire l’utopia e, stabilendo che tutti siamo astrattamente uguali, tutti hanno diritto a tutto!

Quindi l’ultimo arrivato, magari ostile all’esistenza stessa della tua nazione, dovrebbe avere le stesse garanzie di un cittadino. Intendiamoci, sarebbe bello poter trattare tutti allo stesso modo, ma si torna all’esempio della barca. Fattibile ≠ ideale. La civiltà si salva nel piccolo, dove i pezzi stanno assieme e la costruzione regge! Non nell’entropia di un enorme mescolanza, sperando che in qualche modo vada bene.

Ma tutto questo discorso sfugge a quelli come Attivissimo. E quindi se Trump, con il coraggio di rompere gli schemi, butta in pasto al pubblico la facciata rozza di una scelta politica raffinata, e promette misure drastiche per limitare o fermare l’ingresso negli Usa di musulmani e/o persone provenienti da paesi instabili, salta su ad attaccare senza capire nulla: “questo vuole espellere i musulmani!”
(Si potrebbe aggiungere: è vero che Trump è stato contestato per aver “cambiato versione” riguardo al cosa fare di preciso per bloccare i nuovi immigrati potenzialmente sospetti. Ma lungi dall’essere un segno di cialtroneria e pressappochismo, questo lanciare messaggi più o meno forti serve al vulcanico miliardario per testare le reazioni e cambiare la percezione di cosa una nazione avrebbe il permesso morale di fare per proteggersi: negare la realtà, per paura di essere tacciati di razzismo nei confronti di una non-razza, evidentemente non è un dovere. Le misure di respingimento alla frontiera devono essere modulabili secondo opportunità e valutazioni di sicurezza, non invece in conseguenza di un ricatto morale.)

 

Notate nella citazione qui sopra: non solo Attivissimo mescola scelleratamente il discorso espulsione clandestini con quello del tenere fuori potenziali terroristi islamici (proposta buttata lì in vari modi, con filtri più o meno drastici sui musulmani stranieri). No, ha esplicitamente ricreato un suo schema immaginario: espellere i musulmani, tenere fuori quelli colla pelle scura!

E ad un lettore che giustamente gli chiede conto di affermazioni così incredibili, il buon ( ? ) Paolo se ne esce con una sparata che è penosamente simile alle manovre evasive adottate dai tanti complottari sull’undicisettembre quando lui, proprio lui, incalzandoli li metteva alle strette sull’inconsistenza del loro schema interpretativo:

Davvero ti serve che lo dica esplicitamente? Non ti basta tutto quello che ha detto e fatto in questa campagna elettorale?

 

Capite perché sono furioso?

 

Fette di salame sugli occhi: la retorica immigrazionista, chi si oppone è il Cattivo.

 

Ancora il Nostro:

Se qualcuno ancora pensa che la prossima amministrazione Trump non sia composta da razzisti, bigotti, maschilisti, intolleranti e ignoranti, è ora che si levi le fette di salame dagli occhi

 

E sentite quest’altra fantastica argomentazione:

Donald J. Trump, che aizza l’odio contro gli immigrati, è un discendente di immigrati

 

Tecnicamente non esiste un momento preciso in cui la qualifica “discendente da immigrati” decade (come fosse uno yogurt colla data di scadenza: vale ancora se l’immigrato era almeno un nonno? E per un bisnonno? E per uno dei trisavoli…?) A rigore, ogni essere umano mai vissuto è per forza discendente da immigrati, rendendo la definizione priva di senso.

Una volta liberi da questa retorica, ci si rende conto che arrivare in massa in una comunità, non invitati, e sconvolgerla, non ha nulla a che vedere con il trasferirsi in una nuova realtà, civilmente, per entrare a farne parte. Essere contrari ad un afflusso incontrollato di clandestini non ha nulla a che vedere con una immigrazione regolata e concordata. E infatti Trump ha sempre fatto una distinzione nettissima tra immigrato legalmente e illegalmente: favorevole al primo, non al secondo. Fingere che non sia così, che Trump spinga all’odio, è disonesto o stupido, scegliete voi.

Ma l’effetto visibile della retorica del non potersi opporre all’immigrazione incontrollata, fuori da ogni regola, è ben chiaro: nella effettiva mancanza di integrazione. Che porta ostilità, comunità contrapposte, violenza, diffusione di delinquenza. Nel nome dell’integrazione si sono creati in pochi anni, soprattutto in Europa Occidentale, tanti ghetti separati di persone che tendono a stare per conto proprio, odiare la nazione ospite, farsi regole proprie. Sempre più neanche imparano la lingua del paese di arrivo, e non permettono a quelli da fuori di entrare nel loro territorio (ricordiamo i pompieri presi a sassate!)

Questo è il risultato della follia del voler giustificare una immigrazione senza regole e criminalizzare come razzista xenofobo chiunque cerchi di mettere ordine.

Sono questi, proprio questi utopisti del lasciar fare, che creano le condizioni per alimentare l’odio! Eppure sono loro che fanno i buoni e puntano il dito contro la gente esasperata.

Non si gioca a fare esperimenti sociali a spese di intere popolazioni. Saranno sempre più esasperati in questo modo! Pregate che una reazione venga da persone ragionevoli come Trump, e non da aspiranti capipopolo violenti!

 

Il punto zero dell’isteria sinistra: nazisti ovunque!

 

Ho cercato di ragionare con Attivissimo sul suo blog, mettendolo di fronte all’enormità delle sue accuse. In particolare sull’indifendibile riferimento al nazismo posto nella foto.

Niente. Messo alle strette sull’assurdità del dichiarare nazisti quelli che alzano la mano, Attivissimo si lascia letteralmente andare e spara:

Se senti e vedi le dichiarazioni dei sostenitori di Trump, scopri che sono proprio nazisti e sanno benissimo che stanno usando un gesto equivocabile.

Per questo ho detto che ha sbroccato. “I sostenitori di Trump sono proprio nazisti” è una frase con cui, credo (spero!) lo stesso Attivissimo non sarebbe d’accordo!
Vedi cosa succede a scrivere in apnea, senza far arrivare il sangue al cervello?

 

Il problema è serio: c’è una parte preponderante dei media che alimenta una disgregazione sociale e gioca a criminalizzare chi prova ad opporsi a questo declino. Ma così crea sempre più reazioni incattivite, e la gente diventerà sempre meno ragionevole. Spingono chi non ci sta verso un qualche dittatore sanguinario, dato che presentano l’estremismo carico di odio come l’unica alternativa possibile al loro sistema di valori autodistruttivo.

E nel frattempo non fanno che urlare “al lupo!”, chiamano novello Hitler qualunque avversario politico gli si pari davanti!

Se non state con noi non avete altra scelta che diventare nazisti. Quel politico che si propone come alternativa è chiaramente nazista, non importa quello che dichiara. I suoi sostenitori sono nazisti. Conosciamo i loro pensieri nascosti.

Il giorno che arriva davvero il lupo, chi crederà più alla stampa così screditata? La gente sarà stata anzi incoraggiata a sentirsi esecrabile, xenofoba e pure un po’ razzista.

 

Gli Attivissimo possono cullarsi nell’illusione di stare difendendo il bene, mentre urlano rabbia sui pochi che cercano di ragionare.

 

Persino nel tergiversare attacca: il gender nelle scuole (non ci facciamo mancare nulla!)

 

Per la cronaca, gli ho scritto parecchio sul suo blog, ribattendo punto su punto; ha dovuto smettere di parlare di nazismo per ovvie ragioni di infondatezza, perciò pian piano svicolando ha fatto una carrellata di “varie ed eventuali”, ovvero talking points, slogan di parte da campagna elettorale, riferimenti a singoli episodi che sono stati raccontati in maniera parziale.

Si è buttato su temi a lui più cari, come un probabile aumento dell’insegnamento del creazionismo nelle scuole americane. Gli ho ribattuto, tra le altre cose, che non si può pretendere di dettare da Washington cosa verrà insegnato ai figli di tutti, che ci vuole più autonomia (cosa insegnare a mio figlio lo decido io, potendo scegliere la scuola: così dovrebbe essere!) e il fatto che alcuni potranno insegnare una versione non corretta di un argomento scientifico è sì un danno collaterale e un problema, ma non si può pretendere di controllare tutto centralmente ad onta delle convinzioni diffuse tra la gente, sul territorio.

Una burocrazia scolastica che impone a tutti i bambini di un continente cosa è corretto pensare è un sistema opprimente, che può essere più facilmente usato per fare il male. Infatti a gioco lungo le teorie che funzionano non hanno bisogno di solerti ispettori ministeriali per essere diffuse; le idee pseudoscientifiche al contrario vincono se il sistema impone programmi calati dall’alto e conta sul conformismo degli insegnanti.

E a tal proposito segnalavo che molto più di quello che potranno sentire gli studenti in quell’oretta della loro vita (forse) in cui gli parleranno a scuola di evoluzione della specie, mi preoccupava piuttosto un indottrinamento precoce dei bambini a considerare l’essere maschio o femmina un’opinione, mutevole secondo le sensazioni. Così creando i presupposti per portare molti poveracci, catturati in un momento di fragilità, o con problemi di adattamento sociale (ad esempio affetti da Asperger), a rovinarsi la vita con infinite “cure” per cambiare sesso. Un irresponsabile esperimento sociale, su di una strada lastricata di buone intenzioni.

Per aver accennato a questo vero problema pressante del mondo dell’istruzione di oggi, dopo un suo vago quadretto a cui si accennava a persone felicissime (s’intende) nel loro transessualismo, cosa che evidentemente io non potrei mai capire, eccolo che chiosa:

mi spiace, ma con i bigotti omofobi non perdo tempo.

 

Tiè. Mi sono preso pure questa.

 

Post mortem

 

Com’è possibile che si possa perdere così clamorosamente il controllo e gettare nel gabinetto anni di lucida analisi critica?

Una spiegazione la darò, spero convincente, nel prossimo articolo. Ha a che fare con l’eccesso di confidenza di chi, pur brillante e abituato a prevalere sugli avversari, affronta eccezionalmente (male) problemi a cui non può applicare lo schema solito.

 

Una risposta netta poi ce la dà Scott Adams:

Man mano che Trump smentisce le previsioni dei critici, questi ultimi devono comunque preservare l’immagine di sé che si sono costruiti, di chi la sapeva lunga e aveva previsto l’avvento di questo nuovo Hitler. Per questo manifesteranno allucinazioni come mai ne avete viste prima. Sarà una roba memorabile.

Sarà particolarmente divertente osservare questo fenomeno perché ben raramente incontriamo situazioni dove i fatti smentiscono le allucinazioni in maniera così drastica.

 

 

Attivissimo, come membro del CICAP e scettico a volte aprioristico, è abituato da anni a vivere, anche lui, in una bolla “progressista” (leggermente diversa da quella che si incontra di solito: non si fa infinocchiare dagli antiscienza alla moda, quindi è a favore dell’uso di OGM, per dire, e giustamente).

Non dimentichiamo che ha avuto il ruolo di entusiasta traduttore in Inglese dell’articolo di Luigi Garlaschelli con cui si pretendeva di aver trovato come riprodurre la Sindone di Torino (anche se in realtà già una foto poco ingrandita dimostra inequivocabilmente che il manufatto prodotto da Garlaschelli e collaboratori aveva, nelle zone dell’immagine dell’uomo avvolto nel lino, caratteristiche completamente diverse dalla Sindone stessa).

Soprattutto, gli ho riscontrato in passato un notevole livore anticattolico. Sono passati anni, non è il caso al momento andare a rivangare vecchie diatribe. Anche su quello però si distingueva per pressappochismo e prevenzione. Mi dispiace.

 

Precisazione: Attivissimo non ha tutti tutti i torti su Trump. Qualche mezza bufala c’è

A costo di farmi nemici in tutte le direzioni, devo  aggiungere che effettivamente a volte Donald Trump ha fornito dati inesatti, o rilanciato via Twitter contenuti infondati.

Questo fatto prima di tutto non autorizza a partire in quarta in questa maniera allucinata e paragonarlo ad Hitler. In secondo luogo occorre osservare che praticamente tutti i politici sono colpevoli di azioni di questo tipo. Quelli “dalla parte giusta” godono del doppio vantaggio che i media guardano loro le spalle, e che ad andare con la corrente si incontra pochissima resistenza, si può appoggiarsi a quel che si dice in giro, senza bisogno di pensare troppo. Fare l’opposto, sfidare la linea che va per la maggiore, è molto più difficile. Si rischiano più errori, e saltano più all’occhio. Ma a volte è più che necessario, è vitale farlo.

Trump incarna secondo me benissimo il principio che ho indicato in un precedente articolo, perché è diretto e grezzo come molti elettori che in lui si ritrovano: quello di rilanciare

affermazioni tecnicamente false, che gonfiano un dato che però era oggettivo ed evidenzia un problema reale, sistematicamente minimizzato dai media

Questo approccio nasce come reazione alle notizie raffinatamente false e tendenziose dei “media buoni”: in un certo senso se la sono cercata.

La reazione istintiva, “da buonsenso popolare” è tutt’altro che esente da rischi: la cantonata è sempre dietro l’angolo. Ma questo vale anche per chi si avvale dei migliori esperti. Cosa che comunque fa anche Donald: checché ne dica Attivissimo, Trump ha gente capace attorno a lui.

 

Appello finale…

 

Ma veniamo a quel che mi sta a cuore: va benissimo non fidarsi di nessuno. Sbagliano tutti. Guai a pendere dalle labbra del prossimo guru.

Questa scenata da parte di Attivissimo dovrebbe far riflettere.

Dobbiamo sì rigettare la sua pretesa di gettare tutto in uno stesso calderone, per cui ad un certo punto mi ha tirato fuori persino il fracking per estrarre il petrolio (cattivo secondo lui), assieme agli attacchi a Trump, al Riscaldamento Globale, al no ai vari complottismi eccetera. Un pacchetto completo, prendere o lasciare, per stare “dalla parte giusta”.

Ma dobbiamo anche evitare di fare l’errore opposto. Rifiutare le conclusioni aprioristiche di una casta di giornalisti pseudoscienziati NON ci deve far rigettare anche la scienza, quella buona, che si basa sui fatti.

Benissimo considerare l’allarme sul Riscaldamento Globale una mezza fesseria con un fondo irrilevante di verità (ne parlerò in futuro).

E se crederete alle scie chimiche, ai complotti sull’undicisettembre, ai cerchi nel grano, all’idea che Armstrong non sia stato veramente sulla Luna, sarete magari dei cretini, ma ad impatto si spera abbastanza limitato.

Ma vi supplico, vi scongiuro in ginocchio: fate vaccinare i vostri figli! Informatevi, su queste cose non si scherza! Fareste del danno anche a chi vi sta attorno.

 

Non ci sono ricette semplici per capire chi ha ragione, delle tante voci che invocano la vostra attenzione.

E chi approfitta del proprio credito, di esperto nello smontare pseudoteorie o di scienziato, per far passare sue idee infondate, è un irresponsabile. Ma fidatevi ancora meno di quelli che godono trionfanti a vedere la scomparsa dell’autorevolezza delle fonti, come un’occasione ghiotta per loro.
Se uno vi parla di “scienza ufficiale” e di “medicina tradizionale”, se si presenta come “alternativo” e incompreso, scappate a gambe levate!

7 commenti:

  1. bell’articolo! un nuovo blog da seguire 🙂

  2. Alessandro Grasso

    Grazie! Temevo che il mio non allinearmi con alcuna fazione mi avrebbe mantenuto nell’isolamento. Il fatto è che una volta devo prendermela coi creazionisti, l’altra cogli allarmisti del Riscaldamento Globale, l’altra ancora coi nemici dell’olio di palma, poi coi laicisti atei so-tutto-io… spero che pian piano mi venga riconosciuta l’onestà intellettuale di chi si ricorda di quanto siano sempre complicate le cose e facile sbagliarsi… anche se sicuramente su qualcosa non saremo mai d’accordo…

  3. Purtroppo la Sua risposta al breve articolo del Sig. Attivissimo, che potrebbe essere criticato, forse, per avere criticato sommariamente dichiarazioni ben più sommarie del Sig. Trump, è così piena di livore che si fatica ad arrivarne alla fine senza un senso di fastidio. Forse è proprio il medesimo senso di fastidio che Ella ha provato leggendo l’articolo citato, ma, per il benessere dei Suoi lettori, se non del Suo proprio, credo che Ella dovrebbe contenersi, magari usando l’arma dell’ironia, invece del livido sarcasmo. Buon Anno Nuovo.

  4. Alessandro Grasso

    Caro Gerardo, prendo atto della sua critica, ci può stare. Ho molto da imparare, affacciandomi su di un mondo dell’informazione che è sempre più polarizzato e in cui è sempre più difficile mantenere un atteggiamento obiettivo.

    Trump e Attivissimo non sono sullo stesso piano: il primo è un uomo d’azione, ha un istinto straordinario per porsi in maniera efficace; lo stile sopra le righe e il lasciare ad altri i dettagli, magari riportando nelle comunicazioni qualche dato in maniera imprecisa, sono solo componenti di contorno.
    Il secondo invece commenta, analizza, sminuzza e mette i puntini sulle i di mestiere. Per questo deve rispondere delle volte in cui si abbandona ad una demonizzazione becera, inconsistente, massimalista, pienamente inquadrata nel branco. Ha una responsabilità importante. Fa danni all’immagine del giornalismo serio (se mai è esistito), della scienza, di altre cause importanti. Alimenta una allucinazione collettiva, o una reazione scomposta agli effetti di questa allucinazione. La situazione è molto grave, non si può continuare a chiamare razzista chiunque provi a dire cose pur sensate ma non approvate dai teorici dell’immigrazionismo ad ogni costo.

  5. è straordinario l’effetto di Trump su certa gente, è come l’aglio per i vampiri

  6. Attivissimo è solo un servo obbediente dei governi di sinistra e dem. Oltre a ciò è ignorante come una capra, non sa una mazza di fisica e ha detto fesserie immonde sul crollo delle Twin Towers. D’altra parte non a caso fa parte del cicap, come Polidoro, e il cicap è una congrega di patetici ignoranti fermi al positivismo ottocentesco.

  7. Alessandro Grasso

    Grazie dell’intervento Albert, ma non avermene se ti contraddico. Attivissimo si comporta in un modo che a te fa dire che sarebbe un “servo obbediente”, ma basta conoscere un po’ le persone e mettersi nei loro panni per capire che il servo (e ce ne sono tanti!) non è una persona dotata di molta autostima. Al contrario Attivissimo è arciconvinto di qualunque cosa sostenga: non per accodarsi ma per assumere un ruolo di guida. Si guarda allo specchio e gli piace quel che vede. Per questo trovo particolarmente degno di ricevere critiche aspre chi, come lui, si abbandona alla polemica becera, ignorando i fatti e rinunciando a ragionare. Spende il credito di “fact-checker” per fare l’esatto opposto, trovando migliaia di fan che lo seguono comunque. Ed è anche vero -vedi l’esempio omofobia- che oggi per atteggiarsi ad intellettuale illuminato, come fa lui, si finisce per appiattirsi volontariamente sulle parole d’ordine della sinistra.
    Però, attenzione: non bisogna sottovalutare le argomentazioni di queste persone. Il Cicap è fermo al positivismo ottocentesco? Beh, in parte questa critica ha del vero, ma c’è gente molto preparata, ancorché spocchiosa. Guai a liquidare quel che scrivono solo perché hai scelto di stare dalla parte opposta, prenderesti delle cantonate inenarrabili. Ho potuto scrivere dello studio-spazzatura di Garlaschelli sulla Sindone perché sull’argomento ho letto tanto, con spirito critico, per anni, e si evidenziano errori dall’una e dall’altra parte; ancora conservo parecchi dubbi! Mi sembra una vita fa (fine anni 90?) che leggevo del pressappochismo del rispettatissimo microscopista scettico Walter McCrone, di quell’altro di CSICOP che aveva appeso una statua al sole per produrre una foto primitiva, peraltro diversissima dalla Sindone…

    Paolo Attivissimo ha scelto di occuparsi di alcuni “problemi facilissimi”, come li ho definiti: https://blumudus.it/2016/perche-i-problemi-sono-sempre-facilissimi-o-difficilissimi/ E lo fa molto bene. Se si sposta su temi davvero problematici non è più attendibile, e non se ne rende conto. Però su argomenti come le missioni Apollo o l’undicisettembre ha raccolto una documentazione impressionante, smontando le più varie teorie di complotto in maniera ineccepibile.
    Non è affatto una capra (esagerare negli attacchi non rende la propria posizione più forte!) e sa quel che serve di fisica; dove non sa è molto attento a rivolgersi a specialisti per ogni chiarimento. Sul crollo delle Twin Towers c’è poco da dire: difende la verità dei fatti, ampiamente comprovata con ragionamenti stringenti e dati precisi; contro illazioni contraddittorie, sostenute appoggiandosi ad esperti presunti che si rivelano pataccari in cerca dell’occasione di farsi pubblicità e vendere qualche libro.
    Diciamo che contro i complottisti dell’undicisettembre avrei voluto sviluppare argomentazioni più centrate sul “problema semplice” della prospettiva sbagliata, invece che limitarsi a scendere, come fa lui, nel dettaglio dei singoli fenomeni, della foto da interpretare, degli studi strutturali, dove l’orecchiante può più facilmente fingere di avere ragione perché la materia è difficile, specialmente per il lettore medio. Per spiegarmi meglio: ad esempio, che il fumo nero che fuoriusciva dalle torri fosse indice di combustioni a bassa temperatura, come hanno affermato alcuni complottisti, è una fesseria che ha fatto indignare pesantemente il mio amico pompiere, ma quanti, leggendola senza avere esperienze specifiche, saprebbero fare altrettanto? Al contrario tutti possono capire, mettendosi nei panni di qualche machiavellico autore di un complotto su grande scala, che non ha senso inscenare un finto crollo causato dall’impatto di aerei, coordinando gli schianti con una complicatissima demolizione basata su cariche di esplosivo o altro, ed ottenendo un crollo che si suppone i furbi avrebbero smascherato in quanto incompatibile con il solo impatto dei velivoli. A che pro? Tanto sempre di crollo delle Torri si sarebbe trattato, perché complicarlo? Solo la logica contorta di uno che prova piacere a smentire la “versione ufficiale” può cercare in tutti i modi di dimostrare che un disastro mai come prima avvenuto in diretta TV, documentatissimo, possa essere stato una messinscena, in realtà sostituito in maniera segretissima da un altro disastro, che producesse gli stessi identici risultati di morte e distruzione che si sono avuti, ma appunto producendoli in maniera diversa. Così, a bella posta.

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