Lasciatemi gongolare. Trump ha vinto. Io ho vinto!

Niagara Falls by night, fireworks

Fuochi d’artificio alle Cascate del Niagara; erano per il Labor Day, ma qui le riciclo per festeggiare il nuovo Presidente

Forse non lo sapete, ma a Luglio 2015 ho scommesso sulla vittoria di Trump. Oggi, grazie al trionfo di Donald Trump, ho vinto una somma più che sufficiente a coprire tutte le spese del viaggio che io e mia moglie abbiamo fatto negli Stati Uniti a Settembre.

L’avevo soprannominato “La nostra Trump-vacanza” per ovvie ragioni.

 

E ora festeggio.

 

(Tutte le foto sono © 2016 Alessandro Grasso.)

 

Thanks Donald!

 

Ragazzi, che cavalcata!

 

Ho seguito molto da vicino queste elezioni (dall’Italia); non solo perché mi aspettavo rappresentassero l’evento politico di gran lunga più importante della storia recente, potenzialmente l’ultima spiaggia contro l’autodistruzione degli Stati Uniti, che rappresentano l’opportunità migliore per tentare di tenere in vita un pezzo di Occidente.

E’ stata anche un bel banco di prova per toccare con mano sotterfugi, inganni, errori, cecità ed esagerazioni dei media.

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Una vista della prossima residenza di Donald Trump!

Da un lato mi sono divertito un mondo a ridere dietro agli opinionisti che pretendevano di minimizzare il fenomeno Trump e di vederlo sgonfiare di lì a poco. E insistevano, a sbagliare e a dare nuove lezioncine, mese dopo mese.

D’altro canto è stato penoso da sopportare il livello di disonestà intellettuale e manipolazione dell’opinione pubblica attuato da quasi tutti. In Italia poi abbiamo davvero il pensiero unico. Salvo un drappello di internauti sgamati, la maggior parte delle persone che incontro hanno sentito solo la versione di Rai, Sky, Repubblica, Corriere e compagnia, tutti campioni di ignoranza partigiana.

Oggi si gode; ma da domani direi agli Americani (e a maggior ragione a noi disgraziati sudditi del Bel Paese Babbani) che c’è da tirarsi su le maniche ed affrontare un problema enorme di funzionamento della democrazia stessa, perché non è ammissibile che una simile organizzazione criminale Clinton, sostenuta da poteri forti, abbia avuto una tale opportunità di arrivare quasi al traguardo e controllare i destini di milioni, anzi miliardi di persone. Ma questo ormai la maggioranza lo sa già, senza che glielo dica io.

Vorrei ringraziare The Conservative Treehouse, un sito scoperto per caso nell’agosto 2015 e che non ho più smesso di seguire. Una fonte preziosa di analisi e retroscena sul lato oscuro della politica USA. I loro approfondimenti, se sapete l’Inglese, valgono davvero la pena. Non posso dire di essere sempre d’accordo al 100% con loro, ma direi che dovremmo considerare interessantissimo questo segno dei tempi: un sito di dilettanti che surclassa in ogni senso i più prestigiosi e strapagati professionisti.

Grazie!

 

New York, Manhattan

Vista di Manhattan dalla Millennium Tower, omaggio di Donald Trump

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Tour in barca alle Everglades, spesati da Donald Trump!

underwater photo

Barracuda. Snorkeling alle Florida Keys. Vi ho già detto che Trump ha vinto e questa immersione ce la siamo goduta gratis?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 commenti:

  1. Ciao Bero, qualche giorno fa mi hanno messo al corrente della tua scommessa e del tuo blogghe. Mi fa piacere.
    Anche io mi aspettavo la vittoria di Trump proprio in quegli stati che si stanno spopolando (e magari ci sarà un motivo di ciò?). A mio modo ho vinto un paio di scommesse sulle vittorie di Brexit e Trump ma è un po’ complicato da spiegare: a me piacciono i rigori a porta vuota.

    Negli ultimi 6 mesi i media hanno deciso di giocarsi la credibilità rimasta e hanno perso. Ormai non li ascolta più nessuno per il semplice fatto che non fanno il loro mestiere di informare ma solo propaganda che viene puntualmente smentita dai fatti il giorno dopo. Le redazioni chiudono e i giornalai si stanno accorgendo che la legge del mercato funziona anche per loro.
    Fossi un illuso mi aspetterei da loro una riflessione, invece temo che andranno avanti per la solita strada, continuando a ragliare a reti unificate e a incamerare sconfitte.

  2. Alessandro Grasso

    Welcome Todd!
    Direi così. Il problema del declino dei giornali è indipendente, inevitabile visto che il crollo di vendite e introiti pubblicitari nasce da una trasformazione tecnologica.
    Non è stupidità compromettersi ideologicamente, così perdendo credibilità e ulteriori lettori.
    Secondo me è un calcolo, o meglio un effetto di risulta: quando attirare il lettore intelligente con buoni contenuti risulta difficile e paga poco, conviene molto di più farsi portavoce di un interesse di parte, di qualcuno che ha qualche milione da investire.
    Non dimentichiamo che accanto alla ribellione ci sono quasi altrettanti bravi cittadini che si bevono di tutto. E anche tra chi contesta il sistema, le idee eterodirette pesano tantissimo.

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