Dall’aborto alle scie chimiche il passo è breve

Scie chimiche, per chi ci crede

Chemtrails, di Anna (CC BY 2.0)

Lamentiamoci delle catene di notizie stupidamente false rilanciate sui social network.

Sicuramente è capitato a molti di voi di perdere la pazienza di fronte al seguente scenario. L’amico condivide su Facebook, eccitato/indignato, l’ennesima ipotesi di complotto/notizia incredibile/appello anti-sistema.
Senza avere un minimo di spirito critico, senza farsi domande.

Tipo che tra una settimana Marte diventerà grande come la Luna nel Cielo, o che Facebook sta per diventare a pagamento, che bisogna indignarsi contro il Parlamento per una legge inesistente. Che non siamo mai stati sulla Luna. O che c’è una grande cospirazione per spargere sostanze chimiche nocive dagli aerei, sulla popolazione ignara.

Ok, è un problema. Non faccio i nomi per non fare loro pubblicità, ma c’è chi ci mangia, e bene.
E su questo siamo d’accordo.

Ci sono molte ragioni per questa superficialità, certamente. Interessi economici dei siti a caccia di click per guadagni facili, per esempio.

Sfruttano la facilità con cui si condividono coi propri contatti cose “interessanti”, senza filtro, senza discernimento.
Ma sostengo che nè FB nè i siti di sciacalli siano l’origine del problema. Il fenomeno social networks è solo il mezzo ideale per dare a questa disinformazione una crescita esponenziale.
Lo sbraco del “sentito dire” oggi lo vediamo bene. L’origine però viene da più lontano.

Il dovere di non mettere in discussione quel che ci insegnano.

E’ aumentata la cialtroneria dei giornalisti. Si è passati da uno stile formale ed ingessato, attento a correggere gli errori, che vedeva sé stesso come rigoroso (non è che non desse notizie false o deformate, ma almeno tentava di non esagerare, salvava la faccia, voleva essere verosimile), ad un giornalismo cinicamente superficiale, che valorizza solo il risultato (seguire la linea ideologica e fare notizia) ma non la credibilità, che va gestita per il minimo indispensabile.

La soglia di attenzione tanto è in grande diminuzione…
Ma perché tutto questo?

C’è una ragione che è anche concausa del pensare in branco su FB.
Ci troviamo sempre più spesso schiavi della dissonanza cognitiva.
Cioè ci propinano una “verità” che è del tutto incoerente, ma obbligatoria, da sottoscrivere.

Per non essere dichiarati retrogradi, violenti, maschilisti, fascisti, estremisti, integralisti religiosi, razzisti, omofobi… Per evitare di essere messi in un angolo come cattivi e impresentabili.
E quindi tanto per dirne una, bisogna (!) appoggiare l’agenda politica dei movimenti gay, pretendere diritti civili per gli animali, MA ANCHE allo stesso tempo proteggere l’islamismo da ogni critica! Eppure se si seguono i precetti islamici, si perseguitano i gay e si macellano gli animali in maniera cruenta e dolorosa!

Dimenticate un momento le solite polemiche sul cattolico e le sue idee. Fate conto che io non esista, e come me gli altri cattolici.
Ma ci sarà un momento, una buona volta, in cui un “progressista” ammetta di dover sbattere il muso sulle contraddizioni nelle idee che condivide? Magari provare a metterle in discussione?
Non importa cosa pensiate sulle prescrizioni islamiche sulla macellazione o sui diritti delle mucche. In ogni caso lì c’è una contraddizione!
E come mai non salta fuori?

Il pensare in branco è stato coltivato per adoperarlo.

Perchè è troppo forte la spinta a seguire “La Linea”! Quando le persone attorno a te sono concordi nel sentirsi buoni perché sono concordi sulle cose che tutti sanno che sono quelle su cui tutti i buoni sono concordi 🙂…, non c’è più modo né bisogno di provare a discutere le idee dell’omofobofascistaintegralista, tutto è già definito in maniera inesorabile, quindi tu, persona normale, ti adegui.

Se provassi ad usare la tua testa e ragionare, non riusciresti a stare al passo del branco, perché non potresti seguire la linea di pensiero comune: troppe contraddizioni. L’intelligenza diventa un handicap.

Ecco la dissonanza cognitiva: sei allenato a pensare cose che, messe assieme, non hanno senso, perciò devi rinunciare a ragionare seriamente. Sarà il branco dei buoni a controllare i tuoi valori e la tua idea di verità.

Se usi la testa, abbozzi dei ragionamenti, lo fai solo per giustificare, a posteriori, quello che era stato preventivamente deciso.
A gioco lungo, questo allenamento ad anteporre la voce del Progresso al ragionare obiettivamente, porta a staccarsi sempre più dalla verità dei fatti, a credere a qualunque favola i buoni sono chiamati a credere.

 

Gli ideologi lo hanno sempre fatto, è così ad esempio che il comunismo affermava sé stesso tra i militanti che vivevano di ordini di squadra ed autocensure. Ma la popolazione generale di solito è più refrattaria a seguire questo sistema di controllo. Non è che l’uomo della strada abbia molta voglia di ragionare criticamente e quindi opporsi a ragion veduta, per carità! Ma è comunque difficile coinvolgerlo.
Allora i maggiori strappi, i più efficaci, sono quelli che ti manipolano attraverso qualcosa che piace o che conviene.

Il segreto è parlare all’egoismo, alla pancia, agli istinti della gente.

E’ uno stupro mentale.

Il processo è molto ben avviato.

Nel caso di pretesi nuovi diritti come quello al matrimonio omosessuale, dove non esiste un interesse immediato o un desiderio con cui spingere il cittadino medio a sentirsi coinvolto, i persuasori sfruttano abilmente l’istinto da genitori che tutti abbiamo, un richiamo innato a proteggere i più indifesi.

La retorica si appoggia anche su mal compresi valori (cristiani e non) di solidarietà, difesa del più debole, per imporre una visione unilaterale; dove negando l’evidenza si affibbiano patenti di vittima e di oppressore, arbitrarie. A quel punto tu devi proteggere la vittima, punto.

Scriveva lo psichiatra Italo Carta: «quando si abolisce il principio di evidenza naturale la mente compensa con squilibri psicotici gravissimi. Per questo pensare di introdurre l’uguaglianza dei sessi come normale significa attentare alla psiche di tutti. Penso poi ai più deboli: i bambini. Se gli si insegna sin da piccoli che quel che vedono non è come appare, li si rovina. Ripeto, pur non essendo solito fare affermazioni dure, dato che gli omosessuali sono persone spesso duramente discriminate, non posso non dire che introdurre l’idea che la differenza sessuale non esiste, e che quindi non ha rilevanza, è da criminali»

Gli si insegna sin da piccoli che quel che vedono non è come appare: ecco cosa dice Carta.

Quanto è vero! Abbiamo una nuova generazione che è allenata a negare l’evidenza, quindi censurare interiormente la possibilità di guardare in maniera onesta e critica al mondo. Per questo poi credono a qualunque cosa! Basta che percepiscano l’occasione di ottenere l’approvazione del branco. Sentirsi i buoni.

Chi faccia dei distinguo, non si allinei, o peggio del peggio, pretenda di dare lezioni (!) ragionando, è visto come un pericoloso trasgressore.

E non essendo formati a gestire il conflitto, perché i conflitti sono ormai rimossi e nascosti in questo valium di società, la volta che salta fuori un elemento di disturbo, la reazione è violenta, estrema, incontrollata.

Il primo buco nella diga della ragione, i sentimenti come picconate.

Picard da Star Trek che protesta "ci sono 4 luci!"

Picard da Star Trek che protesta: “ci sono 4 luci!”

Qual è stato allora l’aggancio che ha portato la cultura moderna a staccarsi dalla realtà con decisione?
Un mutamento fondamentale che ha reso l’ideologia anti-umana popolare.

Il primo passo.
Sfruttando l’interesse personale di tanti poveri disgraziati, i loro bisogni e sofferenze.

 

L’aborto.
Qualcosa che in molti potevano volere, per ragioni più o meno egoistiche, comunque emotivamente coinvolgenti.
Quando si convince una madre che il figlio che ha dentro di sé non è una persona, non è il figlio, e lo si può uccidere, anzi eliminare come un grumo di materiale organico, ecco che il negare l’evidenza diventa il fondamento della società.

Scendendo per li rami, questa fissazione sul bianco-che-invece-è-nero diventa la base del nostro porci di fronte alla realtà.

Una volta ceduto al desiderio, negata l’evidenza, si rompe qualcosa dentro. Diventi più facilmente schiavo. Consenziente.

 

Quel che immagino e desidero deve essere vero…
E poi per forza le gente crede anche alle scie chimiche.

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