La Chiesa Cattolica \u00e8 solo per i santi ed i peccatori – per le persone rispettabili basta la Chiesa Anglicana.<\/p><\/blockquote>\n
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Ieri si festeggiava Ognissanti.
\nPu\u00f2 sembrare una festa sorpassata, incomprensibile, fuori del tempo, ma questo dimostra solo che abbiamo un disperato bisogno di santi.<\/p>\n
Quando la normalit\u00e0 non sa sognare eroismi, tantomeno apprezza lo sforzo di chi sceglie l’umilt\u00e0, il servizio ed il nascondimento<\/strong>, il santo \u00e8 il vero anticonformista<\/strong>. Ed \u00e8 l’unico che potrebbe salvare la nave che affonda.<\/p>\n Forse una cosa o due la possono insegnare questi cattolici, che insistono a non cercare una fede rassicurante come quella protestante, dove la salvezza personale \u00e8 gi\u00e0 garantita, il posto in Paradiso \u00e8 prenotato, dunque lo sforzo eroico non \u00e8 richiesto.<\/p>\n <\/p>\n Ma oggi vorrei soffermarmi su altro. Non la chiamata alla santit\u00e0 ma ci\u00f2 che viene dopo:<\/p>\n <\/p>\n A che serve? Non \u00e8 controproducente? Non distoglie dall’adorazione pura dell’unico Dio?<\/p>\n Sembra incredibile doverlo spiegare, ma l’essere umano non si sente realizzato quando si riduce la fede ad una esperienza asciutta, cerebrale, spogliata di tutto il contorno. Nudi e soli di fronte a Dio Padre, ci sentiamo giudicati.<\/strong> <\/p>\n Certo, Ges\u00f9 Cristo \u00e8 l’Unico Mediatore, in senso proprio. <\/p>\n Anche non avessimo un bisogno emotivo di qualcuno che intercede per noi, c’\u00e8 una grande ricchezza nel riscoprire ed assaporare il Mistero presente in tante forme, in tante storie umane a cui ci possiamo rapportare, immedesimandoci nel racconto.<\/p>\n Per spiegare l’importanza di questo calore umano<\/strong> ho pensato a tre storie di santit\u00e0<\/strong>, da accostare a casi della vita. 1. Un iracondo<\/strong>, capace di rovinare tutto a causa di uno scatto di rabbia violenta. <\/p>\n A queste tre persone, colte nel pieno della loro esperienza di buio<\/strong>, il richiamo all’amore astratto di Dio Padre non verr\u00e0 in mente. Non nel momento della rabbia o della disperazione. <\/p>\n Forse la suora pi\u00f9 famosa degli Stati Uniti negli ultimi 50 anni grazie alle sue apparizioni televisive, questa donna battagliera -capace di fondare un impero di TV e media al servizio del Vangelo- \u00e8 facile pronosticare verr\u00e0 inserita nel Canone dei Santi. Ora immaginate una persona iraconda che sa di condividere questa caratteristica con Madre Angelica. Una figura di santa cos\u00ec vicina al suo vissuto. Se ad un santo che senti tuo ci parli, crei una familiarit\u00e0… davvero non vogliamo credere che ti dia una marcia in pi\u00f9?<\/strong> Chi ha provato a prendersi sottobraccio un santo che sentiva particolarmente vicino vi pu\u00f2 rispondere. <\/p>\n Una figlia di famiglia nobile di fine XV Secolo, sposata ad un conte per decisione dei genitori, in realt\u00e0 avrebbe voluto seguire la propria vocazione religiosa. Ad un certo punto la ritroviamo Terziaria Francescana a vivere nel proprio palazzo come fosse in un convento, mentre il marito libertino non solo la tradisce, ma si porta l’amante a vivere sotto lo stesso tetto. Ora, \u00e8 chiaro che a molte donne di oggi questo esempio di santa sopportazione potr\u00e0 risultare fastidioso (a dir poco), dato che si muove nella direzione opposta a quella scelta dalle figlie del femminismo. Io stesso sottolineo: riconosciamo una campionessa di virt\u00f9 ed ammiriamo il caso eccezionale, ma alla maggioranza delle mogli cos\u00ec tradite suggerirei, con prudenza, di cacciare il maiale di casa.<\/p>\n Eppure \u00e8 un tipo di eroismo che serve. Se si impara a rapportarsi alla beata Gambara non come ad un caso curioso del passato, ma come ad una persona vera, presente, che capisce i nostri tormenti<\/strong>… beh, pu\u00f2 darci una forza particolare nel non lasciarci vincere dai torti subiti.<\/p>\n Si dir\u00e0: forse che Dio stesso non pu\u00f2 comprendere cosa abbiamo dentro, nel profondo, meglio di un santo? E allora non c’\u00e8 davvero bisogno di questa intermediaria… <\/p>\n La Beata Panacea de’Muzzi<\/p><\/div>\n <\/p>\n Una piccola, terribile storia del XIV secolo. La ragazza, Panacea, \u00e8 orfana di madre e subisce vessazioni da parte della matrigna. Struggente.<\/p>\n <\/p>\n Pensate ad una persona che si arrovella per qualche pena profonda ed accarezza l’idea del suicidio; perch\u00e9 trova inaccettabile il mondo che ha davanti, perch\u00e9 ha perso il controllo; spesso come gesto narcisistico che mira a devastare coi sensi di colpa<\/strong> le persone che ha pi\u00f9 vicine. L’unica voce che pu\u00f2 farsi sentire \u00e8 quella che sorprende, comincia un discorso nuovo, ridefinisce i termini della questione. Un tasto reset<\/em>. E potrebbe aiutare avere presente, come un’alleata, la giovane Panacea. Vicina, che ti abbraccia e ti stringe disperata<\/strong> ricordando la matrigna: che ci mette tutto il suo cuore per tenere la gente lontana da un gesto tanto assurdo, o che cerca di consolare chi ha perso un familiare in questa maniera tremenda.<\/p>\n <\/p>\n Ecco, ci sono lacrime che sono talmente nobili e belle che sono convinto vengano versate anche in Paradiso.<\/strong><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lasciatemi aprire con una di quelle rare massime di Oscar Wilde che hanno un senso: La Chiesa Cattolica \u00e8 solo per i santi ed i peccatori – per le persone rispettabili basta la Chiesa Anglicana. Ieri si festeggiava Ognissanti. Pu\u00f2 sembrare una festa sorpassata, incomprensibile, fuori del tempo, ma questo dimostra solo che abbiamo un disperato bisogno di santi. Quando la normalit\u00e0 non sa sognare eroismi, tantomeno apprezza lo sforzo di chi sceglie l’umilt\u00e0, il servizio ed il nascondimento, il santo \u00e8 il vero anticonformista. Ed \u00e8 l’unico che potrebbe salvare la nave che affonda. Forse una cosa o due la possono insegnare questi cattolici, che insistono a\u2026<\/p>\nIl culto dei santi (gasp!)<\/h2>\n
\nSe tagli riti, feste, statue, processioni, incenso, devozioni, ti impoverisci.
\nAbolire i Sacramenti e la preghiera di intercessione poi \u00e8 come imporsi una mutilazione.<\/p>\n
\nSchiacciati nel buio e nel vuoto. E per quanta luce giunga dalla Luce, questa ci fa sentire ancor pi\u00f9 il peso del nostro buio e del nostro vuoto.<\/strong> Per contrasto.<\/p>\n
\nMa noi poveri mortali viviamo e comunichiamo, inciampiamo e ci rialziamo passando attraverso infinite mediazioni, a tutti i livelli. Dio non ha bisogno di aiuti, ma noi s\u00ec!<\/strong>
\nA partire da nostra madre, fino ai santi del Paradiso, passando attraverso un amico che prega per noi. Tutti possono dare un contributo per aiutarci a colmare le distanze.<\/p>\n
\n(Notate che la straordinaria variet\u00e0 degli uomini e donne di Dio mi permette di fare scelte fuori dagli schemi, imprevedibili, senza attingere alla secolare tradizione dei santi protettori.)<\/p>\n
\n2. Una persona tradita<\/strong> dal marito o dalla moglie. Portata a macerarsi con il veleno del dolore, della rabbia amara, senza soluzione.
\n3. Qualcuno sul punto di commettere un suicidio<\/strong>.<\/p>\n
\nE se tu, bravo cristiano capitato al posto giusto al momento giusto, glielo sapessi ricordare con le parole pi\u00f9 adatte, di solito non otterresti nulla: non desterebbe in loro alcuna emozione particolare. Al massimo una reazione di rigetto.
\nGes\u00f9 Cristo<\/strong>, con il suo sacrificio sulla Croce? Pi\u00f9 vicino a noi, certo, pi\u00f9 tangibile. Ma cos\u00ec eroico da risultare comunque distante<\/strong> dalle nostre miserie del momento. Stessa reazione tipica: nulla di fatto.
\nDifficile toccare nell’intimo partendo da simili vette<\/strong>.<\/p>\n1. Mother Angelica<\/h3>\n
\nBene, ci viene rivelato che aveva un carattere particolarmente difficile. Era una testa calda, per questo doveva tenere sotto controllo, ed incanalare verso obiettivi pi\u00f9 elevati, la sua tendenza ad avere scatti d’ira, impuntarsi e litigare.<\/p>\n
\nChe viene istruita a praticare, tra le altre, una preghiera speciale rivolta proprio verso questa suora.
\nIl semplice conoscere non basta. Parliamo di una preghiera giornaliera, che coinvolga emotivamente. Ma anche pensarla ogni tanto.
\nBene, col tempo il nostro “testa calda” avr\u00e0 imparato a vivere quei momenti di rabbia non come una nebbia in cui abbandonarsi alla voglia di distruggere, ma al contrario come un’occasione per condividere (con la santa che lo sta guardando<\/em> in quel momento!) il proprio cammino di crescita, la lotta contro i propri bassi istinti.<\/p>\n
\nE’ ragionevole pensare di poter ottenere gli stessi benefici col solo leggere un passo della Bibbia, o con una proposta di meditazione sui grandi misteri?
\nO forse riusciremmo a sentirci altrettanto facilmente in confidenza<\/em> con Ges\u00f9 Cristo?<\/p>\n
\nDavvero \u00e8 un peccato che anche tra i cattolici questa opportunit\u00e0 non venga di solito neppure esplorata!<\/strong><\/p>\n2. Beata Paola Gambara<\/h3>\n
\nPaola continua a sopportare, pregare ed aiutare i poveri.
\nPoi la rivale, l’amante del marito, si ammala. E la beata va al suo capezzale a dirle che l’ha perdonata ed accudirla fino alla morte<\/strong>.
\nAlla fine anche il marito viene vinto dalla santa determinazione della nostra protagonista e si converte, cambiando vita.<\/p>\n
\nMa certo, come no! E per\u00f2 questo ragionamento astratto non tocca il nostro vissuto. Sapere che avremmo potuto rivolgerci direttamente a Dio non ci aiuta a farlo.<\/strong><\/p>\n3. Beata Panacea De’ Muzzi<\/h3>\n
![\"Beata](\"https:\/\/blumudus.com\/wp-content\/uploads\/sites\/3\/2018\/11\/panaxia.jpg\")
\nPorta le bestie al pascolo e passa molto tempo a pregare. Un giorno tarda a rincasare, la matrigna va, la trova assorta che sta ancora pregando nei pressi di una chiesa, e l’ammazza di botte. Letteralmente.
\nSconvolta dal delitto commesso, la matrigna si suicida gettandosi in un burrone.<\/p>\n
\nDifficile pensare, anche se si aprisse con qualcuno, che una persona in queste condizioni sia disposta a rimettere in discussione il suo piccolo mondo fatto di meschinit\u00e0, dolore, risentimento, paura del futuro, vergogna e chiss\u00e0 che altro…<\/p>\n
\nNon l’analista che ti incoraggia a rimestare e rimirare i tuoi escrementi mentali, ma il confessore che ti d\u00e0 uno schiaffo<\/strong> e ti dice “questo non si fa!”<\/p>\n