Il Natale dei Crocifissi

Stanchi delle solite banalità? Volete un albero di Natale alternativo per decorare una parete di casa? Eccovelo: La bandiera del Nagorno-Karabakh, che per l’occasione ho ruotato di 90 gradi.   Fuori tema? Forse è più pertinente una classica iconografia da Babbi Coca Cola, fili di lucine LED cinesi e palle di incerta origine, tutto molto rosso e verde… La Repubblica di Artsakh, come si chiama, è l’ennesimo stato che non esiste, e per la precisione non esiste dal 1991, quando votò per l’indipendenza: si estende sul Nagorno-Karabakh, una regione montagnosa abitata da Armeni cristiani, ma assoggettata -dal punto di vista della famigerata comunità internazionale- all’Azerbaijan islamico. Terra contesa da un…

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Fascismo, Immigrazione. Il veleno nella campagna elettorale

Lavinia Flavia Cassaro, la maestra dei centri sociali che insulta i poliziotti

I crimini da prima pagina, il senso di insicurezza. Ormai tutto è reazione oppure reazione alla reazione.     Domani si vota. Queste elezioni dovrebbero segnare la sconfitta bruciante del PD e delle politiche imposte in questi anni, di resa incondizionata ed anzi entusiasta alla decomposizione della società italiana, sia sul piano economico che del tessuto sociale. Non che le alternative politiche siano in grado di arrestarla. Ma oggi sembra già un passo avanti non vantarsi orgogliosamente dei progressi raggiunti nel far scivolare una società avanzata nel caos. Purtroppo la voglia di reazione è stata in gran parte incanalata verso il Movimento 5 Stelle, una alternativa che non è alternativa…

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Le elezioni in Olanda e l’Islam

AGGIORNAMENTO ↓ Wilders rimane indietro Olanda-Turchia   Oggi si vota nei Paesi Bassi. Riuscirà il partito nazionalista olandese PVV (Partito Per la Libertà) di Geert Wilders, che tanto si è speso dal 2004 in campagne (a volte troppo sopra le righe) contro immigrazione ed islamizzazione, a diventare il primo partito del paese? Non mi metto a fare previsioni stavolta; non ne ho la competenza. Al massimo posso dire, semplicemente in base ai sondaggi e a come di solito sottostimano un certo tipo di voto, che Wilders penso prevarrà, ma di poco e non in maniera decisiva, sull’uscente Mark Rutte. Però potete scommettere di cosa saranno pieni i giornali di domani: terrificanti ululati sul grave rischio…

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