Biden vs. Trump: la realtà dietro i candidati e le panzane dei media

Recupero con un leggero ritardo la versione italiana (a lungo incompleta) dell’articolo che pubblicai immediatamente prima della scorsa elezione presidenziale USA. Può aiutare a far capire che chi seguiva con occhio attento quelle vicende non è rimasto per nulla sorpreso dal livello impresentabile della presente presidenza, ed aveva argomenti inoppugnabili da proporre. Importante far notare che già verso fine 2020, non appena la vittoria di Joe Biden è apparsa ormai consolidata (grazie alle complicità a tutti i livelli istituzionali ed al battage di TV e giornalisti che hanno ricacciato nella pattumiera ogni tentativo di evidenziare l’irregolarità di queste elezioni), magicamente sono finalmente apparse notizie riguardo ai problemi giudiziari del figlio…

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Fascismo, Immigrazione. Il veleno nella campagna elettorale

Lavinia Flavia Cassaro, la maestra dei centri sociali che insulta i poliziotti

I crimini da prima pagina, il senso di insicurezza. Ormai tutto è reazione oppure reazione alla reazione.     Domani si vota. Queste elezioni dovrebbero segnare la sconfitta bruciante del PD e delle politiche imposte in questi anni, di resa incondizionata ed anzi entusiasta alla decomposizione della società italiana, sia sul piano economico che del tessuto sociale. Non che le alternative politiche siano in grado di arrestarla. Ma oggi sembra già un passo avanti non vantarsi orgogliosamente dei progressi raggiunti nel far scivolare una società avanzata nel caos. Purtroppo la voglia di reazione è stata in gran parte incanalata verso il Movimento 5 Stelle, una alternativa che non è alternativa…

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Graficare la prossima crisi politica

Con inevitabile disquisizione sull’Islam incorporata. Un commento postato sotto il mio articolo sulla natura volubile dell’elettorato mi ha spinto a fare qualche considerazione più approfondita sulla crisi politica dell’Europa. L’idea, ricordo, era: stiamo affrontando un periodo di instabilità, caratterizzato da risultati elettorali incostanti che non portano a nessun cambiamento, lasciando proseguire l’andazzo attuale (politiche economiche calate dall’alto, “integrazione” nel mega-stato dell’UE; restrizioni sulla libertà di parola, specialmente per gruppi religiosi non islamici; decadenza morale, abolizione graduale della famiglia, cultura di morte; sostituzione etnica attraverso l’immigrazione). Ho paragonato la situazione attuale, con tanti cambi di direzione ma nessuno spostamento, alle fluttuazioni laterali, su di una banda stretta, del grafico di un’azienza…

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