Fact-check col ditino alzato: chi è lo stupido digitale?

Pagina FB UomoMordeCane, commento a "mangio i biscotti che mi pare" detto contro il parere di un esperto: No, prima dei social queste cose non succedevano, piantatela con questa solfa, perché sono possibili solo nel brodo di imbecillità del digitale, dei social in particolare. Altrimenti, nella vita reale, equivalgono a uno che tiene una lezione in un'aula aperta a tutti ma che devi raggiungere di tua spontanea volontà e comunque sei tu a decidere di assistere, seguendo tutta la lezione. E in quella lezione il professore spiega come nutrirsi correttamente per evitare patologie. Al che tu ti alzi, prendi la parola davanti a tutti, intervieni a brutto muso, urlando che non ti frega un cazzo di quello che quel professore consiglia, che mangi il cazzo che ti pare. Detta così è più chiaro quanto i social abbiano devastato la gente cognitivamente già più debole?

Se sei un contro-pulpito e credi che basti trovare un bersaglio facile da additare al pubblico ludibrio per metterti il cappello del saggio censore della stupidità umana, sei già una pezza avanti sulla strada della superficialità e del conformismo. Pronto a fare il capoclasse. Esempio di critica da social media, sui social media, contro i “tipi da social media” (Avviso per i minori, contiene turpiloquio): L’esperto ti dice che biscotti devi mangiare. Il buzzurro risponde da buzzurro. Il furbo da tastiera si vuole fare un nome col sottolineare che un buzzurro è un buzzurro. Mia risposta. Credo che ci sia molto di sbagliato in questo commento. Vero, i social ci…

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