Espellere gli antivaccinisti dal tradizionlismo

Osservo l’evoluzione del dibattito civile, che non è più un dibattito e non è più civile. Ad un mainstream elitario, vincente, elargitore di verità indiscutibili calate dall’alto, si contrappone il tanto esecrato populismo, la pancia del popolo che reagisce con veemenza. Contro tutto. Schieramenti sordi ed autoreferenziali: non c’è da stupirsi che si sbagli da entrambe le parti, solo che i primi fanno errori più raffinati e difficili da smascherare. Anche dentro la Chiesa Cattolica avviene qualcosa del genere, in parallelo. In apparenza il Mondo ormai ha vinto, chi conta nelle gerarchie straparla di immigrazionismo, ecologia, Europa più unita più bella, “giustizia sociale”, inclusione che significa sdoganare pian piano coppie…

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Il papa della fine del mondo. E la Chiesa degli opposti fatalismi: catastrofisti e normalisti

Papa Francesco

…oggi c’è in molti cattolici la paura, tutta nuova, che non sia più tempo di resistere, che le cose siano cambiate talmente tanto che stavolta la Chiesa non ce la farà: questo sarebbe il segno della Fine del Mondo, un mondo che non può più andare avanti così. E allora ci sono due trend, disturbanti, in atto. L’un contro l’altro armati, e paradossalmente simili. Fatalisti. Tra chi sinceramente vuole essere fedele, due modelli diversi, che potremmo definire: A. normalista, che insiste a negare che si debba muoversi per fare qualcosa, se non pregare; B. catastrofista, che vede anticristi dappertutto. Questo mio articolo è stato pubblicato su Papalepapale.   C’è una malattia che affligge…

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