Marce pro e contro: ancora bugie

“Donne” e New York Times contro Trump Un passo indietro prima di vedere altri casi, in Italia e non. Recentemente ho scritto sulle dimensioni relative del pubblico durante le cerimonie di insediamento presidenziale a Washington DC, fornendo le mie stime (analisi indipendenti di questo livello non se ne trovano da nessun’altra parte) rispetto ad O(bama) e T(rump) nelle ultime 3 celebrazioni: O 2009: 500;   O 2013: 350;   T 2017: 300 (migliaia di persone)   mentre secondo i grandi media avremmo dovuto credere a queste cifre infondate: O 2009: 1800;   O 2013: 1000;   T 2017: 250 od un numero imprecisato, di poche centinaia di migliaia   Poi TV e…

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L’8 marzo è per noi maschi neanderthaliani!

Caitlyn Jenner's Vanity Fair cover vs. a partially fake window

Ragioniamo. 1. Bisogna stare dalla parte dei più deboli. Specialmente delle vittime. Chi poi è vittima inconsapevole vive una condizione ancora più drammaticamente triste.   2. Ci hanno tacciato di “omofobia e transfobia” per non esserci allineati ai “nuovi diritti”. 3. Dicono per smontarci che “Chi è contro, sotto sotto lo è!”: se noi “maschi all’antica” critichiamo la scelta di cambiare sesso, significa che segretamente, senza volerlo ammettere nemmeno a noi stessi, vorremmo diventare donne. Siamo vittime di una fobia interiorizzata.   4. E’ famoso William Bruce Jenner, che ha scelto di farsi chiamare Caitlyn e ha dimostrato che un uomo può venir proclamato “donna dell’anno” e finire sulle copertine…

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