Ebbene sì.
Ho esitato parecchio a dirlo, per mesi infatti, perché la possibilità di brogli elettorali è non solo un dato di fatto delle elezioni americane, ma incontrollabile e portato ai massimi livelli nel 2020.
Ma ci sono segnali del fatto che non saranno in grado di truccare le elezioni come la volta scorsa, e Trump ha guadagnato abbastanza terreno da essere al riparo da sorprese: c’è un limite a quante schede elettorali farlocche possano produrre.
L’America profonda è decisamente stufa del Deep State.
Condivido qui un mio contributo audio che fa un po’ il punto e tocca aspetti fondamentali della contesa, sul come siamo arrivati a qui e su quanto sia in gioco lo stesso principio di democrazia.
I “Democratici” che si oppongono a Trump, infatti, non perdono occasione di additarlo come novello Hitler, ma esattamente in che senso NON sarebbero loro gli araldi del nuovo fascismo? Sono loro infatti che vogliono controllare l’informazione, reprimere la libertà di opinione, distruggere gli avversari politici con processi farsa.
La gente è soprattutto stufa delle ricette economiche fallimentari e soprattutto di come i Democratici hanno favorito l’immigrazione clandestina e la criminalità (pensate ad un negoziante californiano a cui rubano di tutto, tanto per legge i furti sotto i 1000 dollari di valore sono depenalizzati…)
La stessa crisi del Covid, che ha rovinato la conclusione della presidenza Trump (capitando proprio a fagiolo per gli interessi dell’establishment…) adesso, a posteriori, diventa un motivo in più della gente per reagire al sistema e dire no ad una gestione che tratta le persone come numeri, come pedine.
L’avversaria, Kamala Harris, è poi il frutto di una macchina del consenso sempre più degenerata, dove ogni candidato sembra selezionato per essere peggiore del precedente: tanto un pupazzo manovrabile e ricattabile svolge benissimo la funzione che deve svolgere, e nel frattempo, nel caos generato, si creano opportunità per cambiamenti rivoluzionari. La Harris è finta, dura ma non seria, ma soprattutto incapace di reggere un discorso. Non bastano le vaghe promesse, cambiando linea come una banderuola. Anche se il campo di quelli graniticamente convinti di appoggiare la sua parte si è consolidato anch’esso, in maniera inquietante, arrivando a livelli di allucinazione sempre più indifendibili. Oggi molti negano persino che Trump sia stato fatto oggetto di un attentato, contro ogni evidenza.
Trump ha saputo mostrare il suo lato eroico in occasione del primo tentativo di assassinarlo. Ma questo è accaduto perché gli avversari, con il loro accanimento privo di vergogna, lo hanno spinto a reagire nella maniera più nobilmente incarognita: non passeranno!