Se la Chiesa si arrende, eutanasia per tutti

nave arrugginita arenata

Ship Wreck, di Roland May

Siamo dentro uno schema

 

Il giorno dell’elezione di Papa Francesco è stato per me uno shock, secondo solo alla morte dei miei familiari più stretti. Quando ho sentito il nome “Bergoglio” proclamato dal loggione mi sono sentito proiettare in un universo parallelo, al di là dello specchio, dove niente sembra stare al posto giusto.

Per carità, si è trattato solo di una tappa di un lunghissimo cammino di decadenza della civiltà occidentale; ma chi guardasse solo dall’esterno (perché non cattolico o magari non credente) probabilmente faticherebbe a capire l’importanza della Cattolica nel frenare la caduta, nell’influenzare positivamente anche realtà lontane. Si tratta(va) dell’ultima grande autorevole istituzione del pianeta: unitaria, riconoscibile, ascoltata e soprattutto portatrice di un pensiero completo e coerente. Per il momento, in attesa di un ravvedimento, non è più così; almeno in termini di peso.

Faccio sempre la parte di quello che ha previsto tutto; raramente mi stupisco. Ma il mio più grande errore è stato il cullarmi nel sogno che il Papa sarebbe stato preservato da questo impazzimento; che lo Spirito Santo ci avrebbe sempre garantito papi, se non all’altezza della situazione, almeno consci di cosa significasse lottare dalla parte giusta. 

 

Prendo spunto qui da un articolo del lucidissimo e troppo poco apprezzato Francesco Colafemmina.

Il filosofo e politico postcomunista Massimo Cacciari ebbe a sbottare, in un momento di rara trasparenza, contro Giovanni Paolo II:

II Papa deve smettere di fare il katéchon!

 

Ovvero, deve abbandonare il proprio ruolo di difensore dell’ordine, di colui che trattiene l’Anticristo dal manifestarsi.
E subito dopo la rinuncia di Benedetto XVI, sempre Cacciari disse:

Il Papa si dimette perché non riesce più a contenere le potenze anticristiche, anche all’interno della stessa Chiesa

 

E’ curioso come un pensatore laico ed ateo riesca, scrivendoci pure un saggio intitolato Il potere che frena, a descrivere uno scenario para-apocalittico prendendolo dannatamente sul serio. Come se tifasse per il caos.
Perché di questo si tratta: ci si attende lo scatenarsi di forze disgregatrici della civiltà. La fine dell’Evo Cristiano e la nascita di un’epoca nemica di un ordine trascendente, nemica dell’autorità, nemica di leggi morali che ne discendano. Una ribellione in cui, anche per chi non crede, l’Anticristo è simbolo di poteri terreni, umani, che rifiutano Dio.
Parola di Cacciari:

E’ universale mobilitazione, insofferenza di ogni confine, liquidazione di ogni ethos.

 

Secondo il filosofo veneziano nel 2013 è stato rimosso il katechon, colui che frena questa trasformazione. Da quel momento Chiesa ed Impero continuano ad esserci, ma vengono meno alla loro missione; scendono a patti con le forze del tempo nuovo. La rinuncia al potere da parte della Chiesa fa parte di questo movimento.

Passato il tempo apocalittico, viene il turno di Epimeteo (=colui che riflette in ritardo), un’autorità spogliata, che non sa opporsi e non riesce a prevedere il futuro; come il personaggio mitologico, lascia che venga scoperchiato il vaso di Pandora, scatenando le forze distruttrici che erano state trattenute dentro.

Emergeranno forse ‘grandi spazi’ in competizione, ‘guidati’ da élites che, pur in conflitto fra le loro diverse potenze, sono caratterizzate tutte dalla insofferenza assoluta verso qualsiasi potenza che trascenda il loro stesso movimento. Unite soltanto dalla comune apostasia rispetto all’Evo cristiano.

 

Ovviamente, siccome tutto questo è contenuto in un libro impegnativo, scritto per pochi, certe considerazioni sono passate quasi inosservate, perlomeno da parte del pubblico.

Ma quanto basso vola il tipico commentatore da social network, che parla per sentito dire? Ti si para davanti tronfio affermando che quello che fa la Chiesa non conta e non deve contare nulla, e comunque lui ha una opinione personalissima riguardo al tema del giorno (per pura coincidenza identica fin nei dettagli a quella di milioni di altri)…
E’ facile manipolare la percezione dei tossicodipendenti del link condiviso e del like compulsivo.

 

Nausea

 

Quella sera della fumata bianca, dopo il Papa che si presentava con un timido “Buona sera” in una luce che mi parve irreale, vidi nel solito salotto televisivo il buon Monsignor Vincenzo Paglia, a quel tempo incaricato di far danni al Pontificio Consiglio per la Famiglia, che se la rideva felice; il non detto, per me chiarissimo, era un trionfante “Ora finalmente comandiamo noi”. Me ne andai immediatamente a dormire, prestissimo, avvilito come non mai.

 

Sono passati 4 anni da allora. Sono emerse indiscrezioni su trame e riunioni riservate di vescovi “progressisti” che per anni avrebbero mosso pedine per spingere Ratzinger a lasciare il posto, con Bergoglio identificato come sostituto. Di questo gruppo, scherzosamente (ma non troppo) autodefinitosi “mafia”, i più importanti esponenti erano Walter Kasper, Karl Lehman, Achille Silvestrini e Godfried Danneels, con Carlo Maria Martini come iniziatore.

Recentemente l’arcivescovo Paglia (che era, va detto, un pesce piccolo rispetto ai potenti vescovi del gruppo suddetto) è stato nominato presidente della Pontificia Accademia per la Vita, una creazione di San Giovanni Paolo II per offrire uno spazio di confronto per scienziati e teologi autorevoli con lo scopo di difendere la vita nascente (aborto) e morente (eutanasia). Sembra di assistere ad una demolizione controllata: di questa Accademia, come era stata pensata da JPII, rimane ben poco. Rimandata a data da destinarsi l’attività, estromessi tutti i membri, scomparso il requisito del firmare una dichiarazione pro-vita per farne parte, sconvolti gli obiettivi inserendo parole d’ordine “progressiste” come gender ed ecologia umana.
Non tergiversiamo: è una rivoluzione.

Paglia stesso è anche noto per aver lasciato la diocesi di Terni con un enorme buco di bilancio, facendo commissionare in compenso un grande affresco per il duomo, dove una sensualità malata dà il tono ad un groviglio di corpi nudi inquietante. Colpisce in quest’opera la voglia di sesso in chiesa, di osare a tutti i costi, di rompere e scandalizzare.

Pochi giorni fa Paglia ha messo in scena un ignobile teatrino, tessendo le lodi di Marco Pannella, forse il più importante nemico della Chiesa Italiana degli ultimi 50 anni, perlomeno sui temi della difesa della vita. Nel racconto di Paglia stesso, Papa Francesco avrebbe lodato il suo “accompagnamento spirituale” del’amico Pannella fino alla morte, caratterizzato dall’evitare accuratamente di richiamarlo ai valori cristiani, o perlomeno compiere una scelta pro o contro Dio:

Grazie per come gli sei stato vicino, perchè Marco Pannella ha vissuto credendo e pagando di persona per quello che credeva

 

Ecco, se questo è ciò che merita l’elogio del Papa, il credere in qualcosa (in sé stessi?)…

La fede incrollabile ed incaponita sul risultato, di uno che ha fatto di tutto per sostenere l’esatto contrario di ciò che insegna la Chiesa, su temi cruciali: i no ad aborto, eutanasia, distruzione della famiglia, dipendenza da droghe, ma anche pedofilia (su questo ultimo tema le battaglie dei Radicali sono state ben poco pubblicizzate, ma ci sono abbondanti prove: del resto, se il principio è quello del togliere le proibizioni)…
L’unica, ma proprio l’unica, cosa “positiva” che si potrebbe dire di Pannella è che quasi tutti ne parlavano bene. Avevano paura di passare per guastafeste. Nella buona società sarebbe maleducazione emettere una nota stonata.
La Chiesa di oggi è schiava del rispetto umano.

 

Di fronte ad un rovesciamento così sfacciato ed evidente c’è poco da aggiungere. E’ come se il presidente di un club della Lazio, dopo aver comunicato che -per ordini dall’alto- nella sua associazione possono tranquillamente entrare i romanisti, in vista di un probabile prossimo scudetto della Roma inaugurasse un monumento a Francesco Totti.

 

E di secondo, nodi al pettine.

 

Quasi come fosse tutto parte di uno schema concordato e coordinato, pochi giorni dopo il panegirico di Paglia in memoria del campione italiano pro eutanasia, è partita una campagna martellante su tutti i grandi media italiani per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma di un grave invalido che è andato in Svizzera per ottenere un suicidio “assistito” (alla modica cifra di 18000 euro). A cadavere ancora caldo, in pieno battage mediatico fatto di sentimenti e sofferenza usati come corpi contundenti, ecco che parte la discussione alla Camera dei Deputati sul progetto di legge per il cosiddetto “testamento biologico”, la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (DAT).

Cioè una legge che in teoria non parla di eutanasia, ma ne è l’anticamera. E come tale è stata venduta dai media, tutti presi dal loro ruolo di educatori e guide del pubblico.

Guida che funziona così: infilargli una mano dentro il petto, impugnare il cuore e tirare.

 

Sembra che le maschere siano impegnatissime a rispettare il loro ruolo nella commedia.
In questo 2017 (che molti considerano anno decisivo) mi pare appropriato che la battaglia si svolga sul terreno dell’eutanasia.
Una civiltà che vuole morire dove meglio potrebbe trovare la sua realizzazione?

 

Contro i sentimenti manipolati, le reazioni di pancia, le paure irrazionali che si fanno orgoglio/illusione di scegliere da soli, che potrebbe fare un richiamo all’ordine e alla razionalità?
Da solo, niente. Poteva avere un peso una autorità autorevole, che di questo ordine e razionalità era il punto di riferimento. Perché se senti di avere una comunità alle spalle, una cultura solida ed una guida che ha la tua stima e il tuo affetto, puoi avere la forza di opporti.
La Chiesa Cattolica era questa autorità. Ma oggi dove non è disprezzata, ha ceduto ai ricatti morali, si è fatta arrendevole. Non trattiene le forze nemiche dal fare scempio.

Un commento:

  1. Da molto tempo esiste uno scisma sommerso nella Chiesa. Da ancora prima del Concilio Vaticano II, che non ne è l’origine.
    Ora lo scisma si sta manifestando. È doloroso. Ma almeno finisce una fase. Il male ha smesso di nascondersi.

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