Pseudo-Omelie 16 – Corpus Domini

E così finisce il giro delle feste. Ho sempre apprezzato questa ricchezza, un tessuto di celebrazioni che riesce a proporre nuovi picchi di interesse, nuovi momenti importanti ed emozionali, senza stancare. Parti con una lunga Quaresima: ti prepari nella penitenza, cosa che ti fa crescere e ti fa gustare meglio la festa dopo. Già hai un assaggio con le Palme. Poi il Triduo Pasquale, intenso. E poi una lunga festa di Pasqua, che si chiude con un doppio finale, con Ascensione e Pentecoste. Non contenti, anche se mi rendo conto si tratta di tradizione che non c’è sempre stata e potrebbe cambiare, ci attacchi in coda due extra: Trinità e…

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Pseudo-Omelie Di Un Laico -8- Il dito di Tommaso

Caravaggio, l'Incredulità di San Tommaso

II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A) «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».   Tagliato in questo punto fa un effetto diverso, no? Intendo: rispetto a quando tutta l’attenzione delle meditazioni sul testo cade sul “voler toccare con mano”. Mi serviva mettere in evidenza questa che secondo me è la kryptonite per i Testimoni di Geova (che, voglio ricordare, negano la divinità di Gesù): San Tommaso che chiama Gesù Cristo “Dio”, e Gesù si guarda bene dal correggerlo, anzi… Negli…

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Il Natale dei Crocifissi

Stanchi delle solite banalità? Volete un albero di Natale alternativo per decorare una parete di casa? Eccovelo: La bandiera del Nagorno-Karabakh, che per l’occasione ho ruotato di 90 gradi.   Fuori tema? Forse è più pertinente una classica iconografia da Babbi Coca Cola, fili di lucine LED cinesi e palle di incerta origine, tutto molto rosso e verde… La Repubblica di Artsakh, come si chiama, è l’ennesimo stato che non esiste, e per la precisione non esiste dal 1991, quando votò per l’indipendenza: si estende sul Nagorno-Karabakh, una regione montagnosa abitata da Armeni cristiani, ma assoggettata -dal punto di vista della famigerata comunità internazionale- all’Azerbaijan islamico. Terra contesa da un…

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L’insipienza di Mentana

I maestri che ci ritroviamo… Enrico Mentana evidentemente non sa padroneggiare il mezzo social media, o semplicemente sta invecchiando male: accumula sfondoni e se la piglia con i detrattori. Forse vuole rincuorarci in maniera indiretta: chiunque, con un po’ di fortuna, può arrivare ad essere un giornalista tra i più quotati. Intendiamoci: è normale, nella sua posizione, essere oggetto di commenti e risposte di lettori ostili che spaziano tra l’insulso ed il demenziale. Ed in quantità insopportabili. E poi ci sono quelli che trascendono. Il mondo è pieno di cretini, che oggi hanno sempre più voce. Ma assumere il ruolo del blastatore che dall’alto della sua posizione irride e umilia…

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Graficare la prossima crisi politica

Con inevitabile disquisizione sull’Islam incorporata. Un commento postato sotto il mio articolo sulla natura volubile dell’elettorato mi ha spinto a fare qualche considerazione più approfondita sulla crisi politica dell’Europa. L’idea, ricordo, era: stiamo affrontando un periodo di instabilità, caratterizzato da risultati elettorali incostanti che non portano a nessun cambiamento, lasciando proseguire l’andazzo attuale (politiche economiche calate dall’alto, “integrazione” nel mega-stato dell’UE; restrizioni sulla libertà di parola, specialmente per gruppi religiosi non islamici; decadenza morale, abolizione graduale della famiglia, cultura di morte; sostituzione etnica attraverso l’immigrazione). Ho paragonato la situazione attuale, con tanti cambi di direzione ma nessuno spostamento, alle fluttuazioni laterali, su di una banda stretta, del grafico di un’azienza…

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Ma la Le Pen potrebbe farcela?

AGGIORNAMENTO– Ha perso, come previsto. Dato che la vittoria di Macron è stata ancora più netta di quel che indicavano i sondaggi quando ho scritto questo articolo (in effetti pare che il sostegno per il fantoccio inquietante sia aumentato gradualmente negli ultimi giorni di campagna), potrei aggiungere che è entrato in gioco almeno un effetto ulteriore. L’istinto naturale per la moderazione, che è parte del nostro DNA, è stato sfruttato agevolmente per rafforzare il trend di trasformazione: più Europa, più immigrazione, più indottrinamento dei bambini basato sulla teoria del gender, più eutanasia, più globalizzazione, più concessioni e salamelecchi agli islamisti, meno libertà di parola. Dato che la rivoluzione è la nuova…

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Il teatrino USA dello stop allo stop agli immigrati islamici

Per poter continuare a sostenere le loro argomentazioni illogiche i progressisti devono far finta di non sapere cose. David Mamet   Una vicenda che non ha avuto granché eco in Italia, ma è molto significativa per capire il contrasto in atto tra due visioni del mondo. E soprattutto il potere dei giudici che ragionano come attivisti politici e si impongono, sconfinando dal ruolo che sarebbe stato assegnato loro. Donald Trump ha recentemente emesso due ordini esecutivi che proibivano l’ingresso negli USA da alcuni paesi islamici considerati pericolosi; in entrambi i casi i provvedimenti sono stati stoppati da sentenze di giudici distrettuali (cioè locali; quello più recente, delle Hawaii, prima di pronunciarsi era andato…

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Ha senso digiunare in Quaresima?

Daniele stilita in una icona del sec. XI contrapposto ad un muscoloso bodybuilder

Da piccolo le suore dell’asilo mi avevano insegnato il valore del “fioretto”: una piccola rinuncia, come una buona azione ma non necessariamente “utile”. Ricordo ancora il piccolo cartellone appeso su cui noi bambini appiccicavamo dei semplici fiorellini di carta, i petali rossi con un cerchio giallo al centro, uno per ogni fioretto. Non ho invece idea in cosa consistessero i miei fioretti: forse, conoscendo la mia golosità, avevo rinunciato al dolce? A pensarci bene il cartello era in alto, anzi mi sembrava altissimo… i fiori li metteva la maestra, evidentemente per evitare che barassimo. Perché anche a 4 anni la natura umana quella è. Aveva senso? O è meglio lasciare…

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Le elezioni in Olanda e l’Islam

AGGIORNAMENTO ↓ Wilders rimane indietro Olanda-Turchia   Oggi si vota nei Paesi Bassi. Riuscirà il partito nazionalista olandese PVV (Partito Per la Libertà) di Geert Wilders, che tanto si è speso dal 2004 in campagne (a volte troppo sopra le righe) contro immigrazione ed islamizzazione, a diventare il primo partito del paese? Non mi metto a fare previsioni stavolta; non ne ho la competenza. Al massimo posso dire, semplicemente in base ai sondaggi e a come di solito sottostimano un certo tipo di voto, che Wilders penso prevarrà, ma di poco e non in maniera decisiva, sull’uscente Mark Rutte. Però potete scommettere di cosa saranno pieni i giornali di domani: terrificanti ululati sul grave rischio…

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Betlemme: Cristiani maltrattati ma non si dice…

Altare adorno accanto a graffiti

Ecco un link che fa pensare. I cristiani fuggono da Betlemme. Vi diranno che è colpa di Israele ma a farli scappare sono soprattutto gli islamisti. Betlemme! Questo articolo mi colpisce particolarmente perché quando sono stato proprio lì, a settembre, ho notato una certa sollecitudine dei frati della Custodia di Terrasanta a dare la colpa dell’esodo dei Cristiani alla crisi economica (!) Del resto era sconcertante notare il loro appiattimento sullo schemino Israeliani=oppressori, Palestinesi=povere vittime, senza la minima sfumatura, attenzione critica… E pensare che per il resto non si può che rimanere ammirati per l’opera silenziosa ma fattiva dei Frati Minori Francescani in Terrasanta. Capisco che ci sono comunque vecchie…

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