Il film di Barbie è la risposta a Go woke, go broke?

In tempi recenti, negli ultimi anni, si è assistito ad una virata molto netta, ideologicamente dura, da parte di star e sceneggiatori di Hollywood: imporre un’accelerazione al mutamento sociale. Mettere paletti, anche all’interno di prodotti di intrattenimento leggeri: ecco come devi pensarla su questi argomenti, e non osare contraddire le lezioncine che ti vengono impartite!   Premessa, per chi vuole un chiarimento: cosa significa woke. Pretendono di essersi “svegliati” (woke è una versione gergale afroamericana di awake, sveglio): oggi finalmente (!) sappiamo la verità, tutto quel che è stato fatto prima fa schifo. Quasi tutti i personaggi storici, anche i più grandi santi ed eroi, sono da gettare nell’immondizia. La…

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Attori italiani per interpretare italiani?

Francesco Favino, attore che a malapena ricordo (perché con figlie piccole non si riesce a guardare un film che sia uno, e non è che prima ne guardassi molti)… ha lanciato una polemica sul far interpretare ruoli di italiani ad attori stranieri. Ha ragione o ha torto? Chi mi conosce lo sa, la risposta è semplice ed è sempre la stessa: come al solito, hanno tutti torto.   L’occasione di questa diatriba l’avrebbe data un film americano in uscita, Ferrari, in cui il personaggio di Enzo Ferrari viene interpretato da Adam Driver. Nomen omen, adattissimo a recitare alla guida di un’auto… ma non è italiano: che c’azzecca con il Drake?…

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Kiwi!

flying kiwi bird

Per uno come me che fin da piccolo giocava ad appassionarsi a tutto ciò che riguardava la Nuova Zelanda, lo stivale agli antipodi, già  un video intitolato “Kiwi!” è irresistibile. Questa piccola deliziosa animazione, realizzata da un semplice studente, dimostra come oggi basta avere l’idea giusta e si può realizzare un’opera di successo internazionale mettendo certo in campo sudore e talento, ma senza bisogno di essere affermati/raccomandati, senza inseguire una moda o “ciò che vende”. E’ la famosa long tail, la coda lunga di cui tanto si parla. Tante piccole nicchie di contenuti per pochi ma buoni, non un pubblico di massa. L’efficienza della rete sta facendo emergere sempre più…

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Afrika, il videogioco nonviolento (oh, poveri animali)

Leonessa che attacca zebra

Una mia nota sull’animalismo che prende spunto da una intervista a Phil Harrison, simpatico presidente della branch di Sony che si occupa di sviluppo di videogames. Parla tra le altre cose di Afrika, un gioco in arrivo per PS3 che, pare, impegnerà  gli appassionati (ammesso che la cosa appassioni) in un safari fotografico virtuale, niente caccia grossa dunque: “Non si tratta di uccidere e non si tratta di correre avanti e indietro sparando ad elefanti ed ippopotami — una cosa del genere sarebbe terribile” Ah, ma certo, poveri animali della savana! Mi domando cosa dirà  Harrison alla presentazione del prossimo Grand Theft Auto… 😀 Apparentemente nel mondo virtuale andare in…

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