Se una pesca

E diciamo la nostra sull’ennesima polemica social. Fuori dai social, perché bisogna uscirne, lasciare una memoria il più possibile permanente, avere il controllo delle proprie parole senza censure, anche al costo di essere quasi invisibili. A gioco lungo spero qualcuno di più capirà l’importanza dell’uscire dal recinto.   La pesca della discordia Il supermercato Esselunga fa uno spot in cui il tema è il desiderio di una figlia che i genitori, separati, tornino assieme. Inutile girarci attorno, il discorso è tutto lì. Levate di scudi da parte del solito giro dei soliti noti, grandi media in testa: guai! Non si deve parlare male di separazione e divorzio! Non bisogna sottolineare…

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Il film di Barbie è la risposta a Go woke, go broke?

In tempi recenti, negli ultimi anni, si è assistito ad una virata molto netta, ideologicamente dura, da parte di star e sceneggiatori di Hollywood: imporre un’accelerazione al mutamento sociale. Mettere paletti, anche all’interno di prodotti di intrattenimento leggeri: ecco come devi pensarla su questi argomenti, e non osare contraddire le lezioncine che ti vengono impartite!   Premessa, per chi vuole un chiarimento: cosa significa woke. Pretendono di essersi “svegliati” (woke è una versione gergale afroamericana di awake, sveglio): oggi finalmente (!) sappiamo la verità, tutto quel che è stato fatto prima fa schifo. Quasi tutti i personaggi storici, anche i più grandi santi ed eroi, sono da gettare nell’immondizia. La…

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Attori italiani per interpretare italiani?

Francesco Favino, attore che a malapena ricordo (perché con figlie piccole non si riesce a guardare un film che sia uno, e non è che prima ne guardassi molti)… ha lanciato una polemica sul far interpretare ruoli di italiani ad attori stranieri. Ha ragione o ha torto? Chi mi conosce lo sa, la risposta è semplice ed è sempre la stessa: come al solito, hanno tutti torto.   L’occasione di questa diatriba l’avrebbe data un film americano in uscita, Ferrari, in cui il personaggio di Enzo Ferrari viene interpretato da Adam Driver. Nomen omen, adattissimo a recitare alla guida di un’auto… ma non è italiano: che c’azzecca con il Drake?…

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Uranio, colonialismo ed igiene mentale

Mi trovo davanti questo meme scritto alla veloce con il sistema di Facebook; una cosa senza molte pretese, diresti. Ma al momento in cui scrivo ha già 1132 condivisioni. E siccome una cosa del genere mi puzza lontano un miglio, decido di provare a fare qualche veloce verifica.   Ho trovato come fonte questo sito chiamato nuclear-news, che se non è la fonte, almeno attinge alla stessa fonte. Infatti fa qualche conto grossolano, come si dice “back of the envelope”, alla veloce, e riporta le stesse cifre: 5418 miliardi guadagnati all’anno dalla Francia per la vendita di uranio nigerino, e solo 86 miliardi che vanno al Niger, che pure sarebbe…

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La Spigolatrice: ecco il parlar bene che porta a conclusioni sbagliate

Ennesima polemica delle femministe incattivite contro il sessismo. Inaugurata a Sapri una statua intitolata alla Spigolatrice di Sapri: una popolana immaginata da un poeta, inserita come protagonista involontaria di un episodio patriottico del cosiddetto Risorgimento. Troppo audace il drappeggio? Il commento tutto sommato più saggiamente conciliatore, misurato, intelligente l’ho trovato nelle parole di questa storica dell’arte (che non conoscevo), Chiara Savattieri: In questa pausa pranzo, voglio fare qualche considerazione, da storica dell’arte, sulla statua della Spigolatrice di Sapri che ha destato molte polemiche facendo gridare allo scandalo sessista. Aggiungo: giustamente. Tuttavia mi pare che sia utile andare oltre l’urlo scandalizzato e fare qualche considerazione che approfondisca il problema. Lo scandalo…

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Biden vs. Trump: la realtà dietro i candidati e le panzane dei media

Recupero con un leggero ritardo la versione italiana (a lungo incompleta) dell’articolo che pubblicai immediatamente prima della scorsa elezione presidenziale USA. Può aiutare a far capire che chi seguiva con occhio attento quelle vicende non è rimasto per nulla sorpreso dal livello impresentabile della presente presidenza, ed aveva argomenti inoppugnabili da proporre. Importante far notare che già verso fine 2020, non appena la vittoria di Joe Biden è apparsa ormai consolidata (grazie alle complicità a tutti i livelli istituzionali ed al battage di TV e giornalisti che hanno ricacciato nella pattumiera ogni tentativo di evidenziare l’irregolarità di queste elezioni), magicamente sono finalmente apparse notizie riguardo ai problemi giudiziari del figlio…

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Il Natale dei Crocifissi

Stanchi delle solite banalità? Volete un albero di Natale alternativo per decorare una parete di casa? Eccovelo: La bandiera del Nagorno-Karabakh, che per l’occasione ho ruotato di 90 gradi.   Fuori tema? Forse è più pertinente una classica iconografia da Babbi Coca Cola, fili di lucine LED cinesi e palle di incerta origine, tutto molto rosso e verde… La Repubblica di Artsakh, come si chiama, è l’ennesimo stato che non esiste, e per la precisione non esiste dal 1991, quando votò per l’indipendenza: si estende sul Nagorno-Karabakh, una regione montagnosa abitata da Armeni cristiani, ma assoggettata -dal punto di vista della famigerata comunità internazionale- all’Azerbaijan islamico. Terra contesa da un…

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Trump vs. Biden: l’outsider/campione uscente ce la farà ancora?

Sì, credo che vincerà, nonostante i sondaggi. Un passo indietro: nella scorsa tornata sono stato uno tra i primissimi a prevedere l’elezione di Trump, pochi giorni dopo l’inizio della lunga marcia delle campagne per le Primarie, a luglio 2015. Dato che da Italiano non voto, mi sono consolato scommettendo sul risultato (e a novembre 2016 mi hanno pagato la puntata 31 a 1). Ho anche fornito alcune ragioni prima del voto, anche se la motivazione più forte e profonda me la sono tenuta per me, ma ne parlerò in futuro. Ma stavolta non mi sento del tutto sicuro. Nutro ancora un certo rispetto, molto limitato, verso la serietà (nelle intenzioni)…

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Il mondo nuovo. I fact-checkers

Ieri do un’occhiata a Facebook e mi trovo davanti, nel flusso di contenuti, questa roba che vedete qui sopra. Un certo tipo di “allenamento” fa sì che un secondo dopo averla vista avevo già intuito tutto quel che c’era da sapere. Anche perché avevo già guardato il video mesi fa, e conosco i miei polli (i guardiani dell’informazione). Mi sembra utile però chiarire, perché ci sono diversi aspetti poco ovvi e/o inquietanti.   Quel che si vede La pagina FB Ontologismi ha condiviso un video a cui FB applica questa semi-censura, che pretende di essere basata sulla verifica oggettiva dei fatti. Il contenuto del filmato è evidente e non soggetto…

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L’insipienza di Mentana

I maestri che ci ritroviamo… Enrico Mentana evidentemente non sa padroneggiare il mezzo social media, o semplicemente sta invecchiando male: accumula sfondoni e se la piglia con i detrattori. Forse vuole rincuorarci in maniera indiretta: chiunque, con un po’ di fortuna, può arrivare ad essere un giornalista tra i più quotati. Intendiamoci: è normale, nella sua posizione, essere oggetto di commenti e risposte di lettori ostili che spaziano tra l’insulso ed il demenziale. Ed in quantità insopportabili. E poi ci sono quelli che trascendono. Il mondo è pieno di cretini, che oggi hanno sempre più voce. Ma assumere il ruolo del blastatore che dall’alto della sua posizione irride e umilia…

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La parola più angosciante: Triage. #Coronavirus

electronic microscope enhanced image of Coronavirus

Dicono che Winston Churchill abbia vinto la II Guerra Mondiale perché, a differenza di altri, era un depresso, incline al pessimismo. Al contrario, delle scene di eventi drammatici filmati nella vita reale colpisce il clima surreale, di tranquillità incosciente, fino a pochi istanti dalla tragedia. Non come nei film, dove gli attori fanno di tutto per trasmettere pathos e il crescendo della colonna sonora crea la suspense. No. Arriva uno tsunami, la gente si scosta un po’ più in là, c’è un’onda. Non sembra qualcosa di straordinariamente pericoloso. Ma l’onda continua. Dopo pochi secondi sta già spazzando via le auto e i tronchi d’albero, un minuto dopo trascina via le…

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Anche gli Stati Uniti avranno il loro Momento 5 Stelle?

Il rischio concreto di una mossa disperata di chi non capisce: Bernie Sanders presidente. Il Coronavirus Covid-19 potrebbe dare la Presidenza degli Stati Uniti al candidato più improbabile, un socialista convinto, buono a nulla e speriamo almeno non capace di tutto. Prima di tutto però dovrebbe guadagnarsi la nomination per diventare lo sfidante ufficiale di Donald Trump. Il Partito Democratico ha una crisi di credibilità, idee e leader davvero notevole, evoca l’immagine di un monte di spazzatura che brucia, secondo una frase fatta della lingua inglese. Ma non bisogna mai sottovalutare il potere distruttivo dell’immondizia in fiamme. In breve, vediamo i contendenti per le primarie democratiche che stasera avranno il…

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