Satana al Festival di Sanremo

Il diavolo che si nasconde sotto il naso di tutti.

Questo è un articolo che mi tormenta da anni. E’ rimasto in uno stato di flusso, in parte già scritto, in parte da scrivere ma già delineato nella mia testa, per troppo tempo. Se l’avessi pubblicato 10 anni fa avrebbe avuto una forma diversa, almeno nella conclusione. Parecchio del materiale su cui si basa non è neanche più disponibile online.
Ancora sono pieno di dubbi riguardo all’opportunità. Non vorrei urtare la sensibilità di alcuno, né riaprire vecchie ferite. Ma ho deciso di pubblicare questa pagina perché la luce del sole non fa mai male: niente deve rimanere nascosto, specialmente se inquietante e pericoloso. Vi prego di leggere fino in fondo prima di giudicare: sono una persona razionale, non inseguo fantasmi.

La storia di uno scandalo che non avvenne.

 

Una storia di 15 anni fa.
Istruttivo, sorprendente come ci siano particolari che passano inosservati persino davanti ad un pubblico di milioni di persone. Crediamo di sapere, di accorgerci. Crediamo…

Il Festival di Sanremo non ha bisogno di presentazioni. Mi limito a ricordare, di quel che spiego nella versione inglese di questo articolo, che la storia delle edizioni del Festival è anche una storia di (finti) scandali più o meno costruiti, annunciati; sull’intervento di un comico, il testo di una canzone, la protesta pubblica o il sedicente aspirante suicida. E’ anche un gioco delle parti; c’è uno sciame di giornalisti e curiosi che muore dalla voglia di commentare e fingere di indignarsi, solidarizzare, prendere posizione…

Valentina Giovagnini partecipa all’edizione 2002, nella categoria Nuove Proposte.
Bella, di una bellezza acqua e sapone. Tipicamente toscana. Una voce solare.
Arriva solo al secondo posto, anche se in realtà (non sono certo il solo a dirlo) avrebbe meritato la vittoria. La canzone, che potete ascoltare nel videoclip qui sopra, musicalmente funziona davvero.
E’ stata poi pubblicata in un album, intitolato Creatura nuda, che secondo me ha rappresentato una delle novità più interessanti del panorama musicale italiano di quegli anni. Molte canzoni degne di essere riascoltate.
Poi però ti fermi a contemplare il testo, e qualcosa non quadra più.

Il passo silenzioso della neve »

Mi vesto come un angelo che sa
che nelle ali ha nuove libertà
e mi abbandono al gesto di volare via da te.
Ma non c’è traccia che ti lascerò,
non c’è commedia in cui mi applaudirai,
il cuore ha il passo silenzioso della neve ormai.
RIT. Le tue mani mai, il tuo corpo mai, la tua mente mai più…
Il tuo nome mai, i tuoi occhi mai, la tua voce mai più…
Nessuna estate canterà il tuo addio
da questa spiaggia in bianco e nero ed io
coloro le mie labbra con un’altra identità.
Per implorarti di lasciarmi qui
in questo freddo innaturale che
cancella case strade e non ha più pietà per te.
RIT. Le tue mani mai…
Come sabbia sei nel mio pensiero…
Aquila che ormai non ha più cielo
e cade in volo…

Certo, sulle prime potrebbe sembrare solo una canzone d’amore: una donna delusa, che ha lasciato un uomo che non la merita.
Il titolo però dice qualcosa di disturbante: “Il mio cuore è gelido“.
Il testo è volutamente oscuro ed allusivo, ma provate a chiedervi: come verrebbe raccontata dal punto di vista di Lucifero, ovvero Satana, la storia della sua cacciata dal Paradiso insieme con gli angeli ribelli? Gesù Cristo in Luca 10,18 dice:

Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore

 

Che ne dite di una risposta del genere:

Mi vesto come un angelo che sa che nelle ali ha nuove libertà e mi abbandono al gesto di volare via da te…
[…] Aquila che ormai non ha più cielo e cade in volo…

 

Ecco. Ora lo vedete. La scusa dello sconfitto, che sembra voler dire: “non sono realmente caduto; piuttosto nella caduta me ne sono volato via, libero”.

 

Valentina Giovagnini canta a Sanremo: immagine dal possibile significato satanico

Dal video di Sanremo 2002: notare l’effetto di luce personalizzato, non usato per altri cantanti a quanto mi consta. Assieme alla posizione del corpo a croce (sul rogo? O su di un pentacolo accennato?) ed al vestito rosso fuoco, l’immagine fornisce una conferma indiretta.

“coloro le mie labbra con un’altra identità” ad un ascolto distratto potrebbe indicare semplicemente il rifarsi una vita dopo una delusione d’amore. Ma colora le labbra, mica col rossetto. Il significato più logico piuttosto: “Divento bugiarda, mi presento come non sono realmente”. Ovvero, nascondo il vero significato sotto una canzone che apparentemente parla d’altro.

 

Se rileggete il testo dopo aver capito queste cose, risulta inquietante. Anche l’ambientazione del video, in un bosco a piedi nudi di notte, suona come una vaga allusione alla stregoneria.
Quindi “il tuo corpo mai” potrebbe indicare l’Eucarestia; il rifiutare di essere applaudito in una commedia si riferirebbe beffardamente a chi fa il bravo bambino obbediente al Signore.

Fino a questo punto, potreste pensare che mi sono inventato tutto io, che potrebbe trattarsi di coincidenze. Ma infatti nemmeno io all’epoca me ne accorsi. Si sa, ai testi si dà poca importanza.

 

Un passo attraverso lo specchio

 

Analizzando più da vicino l’album “Creatura nuda” si fanno parecchie scoperte. Già il titolo vuole giocare sul contrasto tra un vago erotismo e la dolce ragazza acqua e sapone che canta quelle canzoni. Ma questo non è niente, nel mondo dello spettacolo sono giochetti promozionali normali.
Il fatto è che nell’intro di “La formula” si trova in maniera molto chiara, direi quasi sfacciata, un canto pronunciato al contrario.

Mi consideravo un ammiratore della cantante, quindi ero tutt’altro che disposto a trarre conclusioni da ciò. Ma quello che mi ha aperto gli occhi è stato il notare che nel brano che apre il disco, “Senza Origine“, all’inizio ed alla fine si percepisce una voce che sussurra qualcosa.

Possibile, mi dicevo? Due messaggi subliminali in un solo disco?

 

Nota sui messaggi subliminali e/o satanici (potete saltare se avete poco tempo)

Intendiamoci: sono sempre stato molto scettico sul valore di questo tipo di operazioni. Si tratta quasi sempre solo di trovate pubblicitarie. I messaggi subliminali, poi, ben difficilmente possono avere un effetto significativo sull’ascoltatore; anche se percepiti, non hanno il potere di condizionare una persona oltre la propria indole. Sono disposto a considerare la possibilità che un messaggio nascosto “Mangia cioccolato!”, quando non ignorato perché in realtà non percepibile, possa a volte stimolare la voglia in un goloso. Ma niente di eclatante.
Il punto è però che c’è tutta una storia di backmasking, di messaggi (di solito all’indietro) celati nelle canzoni per fare notizia o per giocare qualche scherzo ai fan. (Esemplare il caso dei Beatles, che risposero alle voci sulla morte di Paul McCartney e sulla sua presunta sostituzione con un sosia, incidendo tracce nascoste sarcastiche al riguardo in un paio di brani.)
Raramente per lanciare un vero, inquietante, messaggio di natura satanica, di ispirazione al suicidio o al consumo di droghe; e anche in questo caso, rivolto solo a quelli che praticano lo sport di ascoltare le canzoni al contrario per questo scopo; e solo da parte di gruppi rock o metal che potessero ragionevolmente aspettarsi che uno slogan di questo tipo incontrasse i gusti del loro pubblico.
Aggiungo: in parecchi esempi che si trovano online la sensazione è che non ci fosse proprio nessun messaggio, ma solo una interpretazione stiracchiata di suoni distorti. Appunto perché per certuni trovare il contenuto nascosto, magari inneggiante al Demonio, è una sorta di passione malata (sia pro che contro).

Ma c’è almeno un caso su cui nessuno può dubitare: una scena da un rituale satanico nel film di Stanley Kubrick Eyes Wide Shut. E’ accompagnata da una musica inquietante che non è altro che un canto della Chiesa Ortodossa riprodotto al contrario. Brano poi tra l’altro ripreso da una pubblicità della Campari (che merita il mio disprezzo per questo motivo).

A partire forse dal famigerato satanista ottocentesco Aleister Crowley si riporta di una “legge dell’inversione”, secondo cui l’occultista compie una serie di azioni a rovescio per trarne potere divinatorio; tra queste, la preghiera cristiana recitata al contrario evocherebbe Satana.

 

Poche storie, ci hanno marciato.

Per questo mi convinsi che c’era un gioco, un disegno ben preciso dietro a Creatura Nuda. Anche in base ai testi, come vedremo più sotto.
Poi incappai in questa intervista, dal sito (che ora non esiste più) valentina-giovagnini.com:

17) Ciao Vale. All’inizio della canzone “La Formula” compare una frase, probabilmente incisa al contrario in latino o in qualche altra lingua (sicuramente non in italiano). Molti di noi (me compreso) hanno provato a decodificarla senza successo. Potresti dirci le parole di questa frase e spiegare il loro significato? Grazie.
Fabio85 (Fabio) Bari
Si è la frase di un canto religioso latino, al contrario, ma al momento non ricordo bene le parole precise..vi farò sapere!Comunque il loro significato non ha niente a che vedere con il significato di tutta la canzone; mi piaceva l’effetto, era magico e misterioso!

 

Una risposta sorprendente. Qui Valentina:

1. sa bene di cosa si parla e sa già come rispondere
2. tende il più possibile a minimizzare
3. considera la cosa del tutto innocente, le piace solo l’effetto “magico”.

Possibile che né lei, né i due coautori, né alcuno dello staff impegnato nella produzione sapesse dei messaggi nascosti in innumerevoli brani musicali apparsi negli ultimi decenni? Direi proprio di no. Ne ha sentito parlare anche chi non è particolarmente ferrato in campo musicale. Da noi ci hanno giocato in maniera innocua anche Elio e le Storie Tese e Franco Battiato; ma si è parlato di messaggi al contrario per tantissimi altri, dai Beatles ai Queen passando per i Led Zeppelin.
Allora, possiamo dire che in realtà sapevano ma facevano finta di niente.
Hanno deciso di ignorarlo, perché piaceva l’effetto sonoro risultante? Non scherziamo.
Hanno pensato bene di inserire la cosa come espediente pubblicitario, per far parlare del disco? Penso proprio di sì. Il paradosso è che però a quanto pare non se n’è accorto nessuno; anzi, Valentina ha avuto anche meno visibilità di quella che il suo talento meritava…
Verrebbe davvero da dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Analisi delle tracce audio

Oggi ho provato nel mio piccolo utilizzando il software Audacity, a cavare qualcosa dai due pezzi misteriosi. Se qualcuno con esperienza volesse cimentarsi…

⇒ Per La Formula nel brano riprodotto al contrario avevo in effetti avuto l’impressione di un coro femminile che canta in Latino; ma il testo resta per me oscuro. Forse contiene la parola “femina” ma mi potrei sbagliare. Comunque vista anche la testimonianza diretta, per il modo in cui si presenta è senz’altro un canto di preghiera; l’audio è abbastanza chiaro, non distorto.
⇒ Nel caso di Senza Origine non sono riuscito a trovare un modo di separare il flebile sussurro dal resto dei suoni. Riascoltato con attenzione, sembra che ripeta più volte una frase che somiglia a “E’ il momento buono”
Se è così, ditemi se non sembra proprio pensata per far parlare i giornalisti del “momento buono” per una giovane artista in grande ascesa!

 

Se ancora non foste convinti, osserviamo i testi.

 

Le parole di Senza Origine descrivono probabilmente un sabba. Ripete più volte “Balla fino a che pace non c’è”, “Gira intorno a me canta con me”; conclude con “piramidi che girano in un gioco di luce / non fermarti mai / in questo rito che tempo non ha”…
Certo, a lavorare con immagini archetipe, parole dalle molteplici possibili interpretazioni, si rischi sempre di prendere delle cantonate, di proiettare nel testo solamente le proprie aspettative, un immaginario non appartenente all’autore. Non per niente ho da poco scritto articoli riguardo alla facilità di farsi prendere dall’immaginazione a partire da semplici coincidenze, o sulle difficoltà ad interpretare le immagini. Ma è la mole degli indizi che convince.

In un brano si parla di un “trono dei pazzi” in cui il nemico che sta sul trono, e che si rifiuta, potrebbe essere Gesù stesso. O forse no… Mah.
La bellissima Mi fai vivere sarebbe una canzone d’amore, però contiene questo passaggio: “ogni stella che cade giù / mi accarezza nell’anima”; sembra ancora una volta un riferimento a Lucifero (l’angelo caduto popolarmente identificato anche con una stella).

Un caso abbastanza interessante è il pezzo intitolato Metamorfosi, nel quale la sensualità a tratti si fa inquietante: sembra celare altro.

silenzioso scarabeo
dal tuo viso io berrò le lacrime
e vivrò
[…] da serpente la tua mente avvolgerò

A parte l’ovvio serpente, è curioso far culminare un inno alla passione erotica con l’immagine di un insetto orribile, che senza darlo a vedere sta posato sul viso della persona “amata” e si nutre della sua sofferenza!

Ma l’esempio più eclatante è il brano La Formula di cui abbiamo già parlato per la presenza della preghiera al contrario, all’inizio e anche a metà canzone.

La formula »

(preghiera rovesciata)

Vuoto di felicità
ci si trova sempre qua
lo sai
non è proprio il paradiso
Ogni spiaggia ha un mare ma
dove siamo è inverno già
e tu
cerchi in tasca il tuo sorriso
e nella scatola dei giochi siamo ormai
siamo anime lontanissime
in fondo a una città
quale formula frase magica
il buio accenderà
in questo sabato di noia
(preghiera rovesciata)
Come latte su di noi
questa luna scende giù
dov’è chi ti vende il paradiso
siamo solo polaroid
dentro questa oscurità
e tu
non sai quale treno hai preso
e nella scatola dei giochi siamo ormai
siamo anime lontanissime
in fondo a una città
quale formula frase magica
il buio accenderà
in questo sabato di noia
quale formula frase magica
il buio accenderà
quale nuvola dentro l’anima
poi ci disseterà
in questo sabato di noia

Ora, i riferimenti al Paradiso e a chi “te lo vende” (come a sminuirlo) si potrebbero trovare in dozzine di testi. Anche se le “anime lontanissime in fondo a una città” ricordano bene l’Inferno.

Ma il descrivere un sabba, un rito satanico, dove le streghe emergono dall’oscurità della notte e si vedono ricoperte dalla luce della luna piena “come latte su di noi” è talmente evidente che stupisce davvero nessuno lo abbia notato.

Il fulcro della intera canzone sta però nel titolo e nel ritornello.
Quale formula, frase magica, accenderà il buio? Risposta: una preghiera recitata al contrario!

Più chiaro di così! No, dico, mancavano solo davvero i cartelloni luminosi con le frecce rosse giganti: “Satanismo qui, guardate!”

Addirittura gioca sulla parola “sa-ba-to” utilizzando una frase all’apparenza innocua “in questo sabato di noia” che per un momento, all’ascolto, diventa “in questo sabba”…

 

Convinti?

 

Controprova

 

Per capire meglio, a suo tempo visitai il sito internet personale dell’autore dei testi, che non nomino ma se volete potete trovare facilmente.
Come prevedibile quelle pagine sono cambiate, visto il tempo passato; la mia visita, da cui conservo ancora qualche nota, doveva essere avvenuta nel 2004.
All’epoca il sito aveva come colori dominanti il rosso ed il nero; spiccava la recensione di un libro scritto proprio da lui, con argomento, guarda un po’, l’Inferno di Dante Alighieri.

Oh, non parliamo di un personaggio da poco: importanti collaborazioni discografiche, produzione di testi, libri, dipinti, canzoni… una personalità poliedrica. Eclettico, intelligente.
Davvero tutt’altro che un rozzo adepto di gruppuscoli che organizzano messe nere; se, e sottolineo se, si tratta, come a me pare, di un uomo affascinato dalla figura di Satana, e che magari con una certa incoscienza è andato oltre, certamente questo non gli impedisce di guardare a tutta questa storia come ad un esperimento, un giocare con temi scabrosi, per vedere la reazione del pubblico.

Tanto per ulteriore conferma, un’occhiata ai dipinti (pieni di inguacchi e figure confuse) che esponeva in passato (oggi presenta solo tele imbrattate, astratte).
Proprio in fondo alla pagina, ultima tra le opere, quasi a suggello, si trovava un quadro intitolato Inferno.
Interessante La danza delle odalische, che per lo sfondo cupo, le figure tratteggiate in rosso, una macchia che ricorda la fiamma di un falò, sembra piuttosto rappresentare un sabba di streghe.
A fianco a questo si trovava un quadro con un donna nuda e la luna piena. Tutto casuale, ovviamente…
Angeli e bottiglie raffigura degli angeli curvi, come fossero deboli e gravati da un peso. Quasi degli angeli straccioni, se mi si passa l’espressione, contrapposti a figure nere, vagamente definite, magari per uno strategico nascondimento (anche nel titolo): bottiglie deformate, ma che potrebbero rappresentare…
Nel dipinto intitolato Le verità filosofiche il soggetto centrale è chiaramente un pesce, raffigurato in bianco e blu.
Eppure, in questo ennesimo vorticare inquietante di caos presente un po’ in tutte le opere, spicca anche, in basso, una seconda figura dalla vaga forma di pesce, quasi fosse il primo pesce che si specchia. O forse il suo contrario? Anche i colori sono in netto contrasto: il secondo pesce è arancio-rossastro, quasi fosse fatto di fuoco. Viene spontaneo pensare che le verità filosofiche che si vogliono comunicare riguardano la contrapposizione tra due Entità, simili ma opposte. Se si considera che il pesce è fin dai primi secoli il simbolo di Gesù Cristo…

 

Prima conclusione: lo scandalo mancato.

 

Ora capite perché questa storia mi aveva colpito. Già solo sul palco di Sanremo l’avevano potuta ammirare ed ascoltare qualcosa come 10 milioni di persone. Con un brano che ha chiari riferimenti satanici. Poco dopo è stato pubblicato l’album dove questi rimandi al Diavolo si sprecano. Tra passaggi sulle TV musicali, per radio, i concerti, in seguito le visualizzazioni su Youtube… qualche altro milione di persone l’hanno ascoltata.

Milioni di spettatori. E me ne sono accorto solo io, a quanto pare!

Per questo ho esordito con “Il diavolo che si nasconde sotto il naso di tutti”.

 

Non posso fare a meno di pensare che la cantante e i suoi autori fossero in attesa delle reazioni e delle polemiche, con una serie di risposte già preparate per i giornalisti; immaginando telefoni incandescenti, servizi in fondo al telegiornale e richieste di interviste. E invece …puff! Una bolla di sapone. Penso siano rimasti parecchio stupiti.

Doveva essere una partenza col botto per una artista che già di suo aveva tutto per sfondare.

Ma non è andata così: la gara del Festival è stata vinta da Anna Tatangelo, che da lì ha visto partire una carriera sfolgorante, pur rappresentando solo una bella presenza e una voce, per un successo commerciale abbastanza dozzinale (è una cantante da cronache rosa e contenuti melensi, cuore-amore); niente a che vedere con la ricerca di radici musicali medievali, sonorità celtiche, lo stile raffinato di Valentina. Che però da lì in poi stentava a decollare. Un buon successo per un gruppo di fans affezionati, poca attenzione dal grande pubblico. Una stellina di seconda grandezza, per molti inspiegabile che non abbia ottenuto un riconoscimento che meritava più di molti altri. A partire da quella finale del 2002, persa per un soffio: 7654 voti la Tatangelo, 7633 la Giovagnini. Solo 21 voti, una beffa.

E qui si sarebbe chiuso l’articolo se l’avessi pubblicato 10 anni fa. Magari con qualche mio inevitabile moraleggiare sulla vera ragione per cui il successo sperato non era arrivato.

 

 

 

 

 

La morte

 

Un giorno, mi pare nel 2014, in uno dei miei molti tentativi di motivarmi a scrivere su questo blog, pesco tra i files e mi ricapita in mano questo articolo mezzo finito; penso di completarlo, e per prima cosa faccio una ricerca su internet per un aggiornamento. E rimango brasato: la giovane cantante era già morta da anni!

 

Valentina Giovagnini muore in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio del 2 gennaio 2009, su di una strada deserta vicino al suo paese, Foiano della Chiana in provincia di Siena. La frazione in cui avviene l’incidente si chiama Santa Luce.

 

Lessi della sua scomparsa dal sito (che non esiste più) musicwebitalia.it; mi ero appuntato questa frase, che sembra sottolineare la sfortuna di una ragazza perseguitata dal destino, strappata alla vita proprio quando sembrava aprirsi uno spiraglio per rilanciare la sua carriera:

la bella artista toscana non ha oggettivamente avuto il giusto tempo a disposizione per farsi conoscere dal pubblico in maniera adeguata. Tra l’altro, la stessa Giovagnini si era lamentata, la scorsa estate, di essere stata vittima di una serie di ritardi, in ambito discografico, che le avevano fatto solo perdere tempo.

 

All’epoca mi imbattei in una discussione su Facebook tra fans, dicevano che l’automobile era uscita di strada in un tratto rettilineo; che il tempo non era male, pertanto la strada non doveva essere né ghiacciata né bagnata. Sembra un incidente inspiegabile, un caso molto raro. Nessuno di loro poteva fare il collegamento che ora sta pensando chi legge queste righe.

Il sito allmusicitalia riporta ancora oggi una versione più banale dei fatti: “uscita di strada a causa della neve e del ghiaccio”. Neve non saprei, ma la presenza di una lastra di ghiaccio è una spiegazione parecchio convincente, erano giorni freddi quelli; anche se era pieno pomeriggio.

(Da notare che lo stesso articolo cita tutti i “no” che hanno frenato la carriera di Valentina, “alcuni davvero inspiegabili”…)

 

Traetene le conclusioni che volete. Non so dire cosa sia successo. E’ facile farsi suggestionare. Ma dovete ammettere che, come tragico apologo sui rischi del trafficare con l’occulto e il Diavolo, funziona ed impressiona parecchio!

Attenzione: non sto dicendo che l’incidente mortale sia stato causato da Satana. Tantomeno mi azzarderei ad attribuirlo ad una punizione divina!

Però… Non conosciamo tutti gli effetti delle nostre azioni.

 

 

Io credo che Satana esista, ma solo come conseguenza del credere in Dio. Non ne ho paura, temo solo quel che di male posso fare io nella mia vita; anche, certamente, cedendo a tentazioni.
Il satanismo è solo un piccolissimo fenomeno folkloristico per cretini e spostati; non merita la nostra attenzione.
Ma anche un ateo dovrebbe ammettere, per amore di sanità mentale, che giocare ad esplorare magia nera, superstizioni e riti che esprimono intenti malvagi, può fare solo male.
Irresponsabile poi chi nel mondo dello spettacolo sfrutta questo filone malato per darsi un tono trasgressivo e far parlare di sé.

 

Stridente ed inopportuno

 

Beh, che dire di questo articolo? Capite ora il mio disagio? Valentina Giovagnini direi che merita di essere ricordata per il suo sguardo limpido, non certo come vittima di un gioco occultistico.

Pesco ancora dai miei vecchi appunti. Chi l’ha conosciuta l’ha definita “…una ragazza di una sensibilità straordinaria, una ragazza semplice che sognava di vivere di musica e di emozionare il pubblico…”
Don Carlo Bonechi, il parroco del suo paesino: “L’ho battezzata, l’ho vista crescere: sempre solare, mai diva, anche dopo aver assaggiato la notorietà”

La famiglia ha persino creato una Onlus in sua memoria per svolgere attività benefiche! Usano tra l’altro i proventi dei dischi per sostenere l’associazione…

E’ un quadro fatto di buoni sentimenti e voglia di far bene.
Ti fa sentire in difetto il rivangare questa vecchia storia. Non vorrei creare dolore.

Ma ragioniamo. In fondo è un caso che io mi trovi a divulgare questa storia solo oggi, nel 2017.

Se però avessi svelato i trucchetti dell’album Creatura Nuda nei primi anni, avrei praticamente aiutato il successo di una operazione studiata a tavolino con molto pelo sullo stomaco: premiare l’azione scorretta.

Se ne avessi parlato poco dopo la morte o un paio di anni dopo, ovviamente sarebbe stato un mancare di sensibilità nei confronti di chi ha subito un grave lutto.

Oggi uno può dire “lascia in pace i morti, è storia vecchia che non interessa più a nessuno”.

Eh, ma allora per un motivo o per l’altro il momento giusto per parlarne sarebbe mai!

No, mi spiace, tutti dobbiamo affrontare le conseguenze delle nostre scelte.

Il tempo passato può aiutare a guardare le cose in prospettiva, da lontano. Dobbiamo mettere in guardia chi potrebbe in futuro farsi affascinare da tematiche legate alla magia e al satanismo; magari senza tanto pensarci, abbandonandosi come ad un passatempo leggero, senza prenderlo troppo sul serio.

Una morte tragica può rendere insignificante il valore di una notizia inedita su di un personaggio noto: di fronte a questa soglia oscura, che contano le indiscrezioni su amori, affari e litigi di un defunto vip? Passa tutto.
Se però si parla di aver trafficato col Demonio, la prospettiva si ribalta perché si rimane pienamente in tema: è proprio la morte inaspettata che rende più drammatico e necessario dire una parola chiara sull’importanza di prendere le distanze dal Male Assoluto.

 

 

E forse è provvidenziale la scarsa visibilità del mio blog rilanciato da poco: che a parlare di musica ci pensino altri; che una cantante sia ricordata per la sua voce. Ma se qualcuno cerca specificamente informazioni su musica e satanismo, può trovare qui un punto di riferimento che altrimenti mancherebbe. Una storia che sa di antico, in questo mondo scettico e qualunquista che crede di poter ridere delle preoccupazioni di chi difende il sacro.

 

Conclusione.

Nota sul Copyright. Il materiale contenuto in questa pagina è parecchio (in particolare i testi), ma credo che fosse necessario, trattandosi di una ricerca originale unica e che porta conclusioni molto sorprendenti che risulterebbero ben difficili da accettare altrimenti. Due o tre citazioni smozzicate, fuori dal contesto, sarebbero sembrate solo coincidenze gonfiate, interpretazioni. Per questo ritengo il presente articolo rappresenti un caso da manuale di fair use a scopo di critica.

 

Chiudo con il testo di una canzone che Valentina presentò nel 2004. La prima volta che l’ho letto ci sono stato male.

L’attesa Infinita

Sono un fiume che insegue la fine di sé
che strapparsi l’oceano dal cuore non sa
paradisi per noi non si accendono più
ma non trovo la forza di uscire da te
Cancellami colpiscimi sconfiggimi ora
Cancellami costringimi disperdimi ora
Tra i semafori in fuga convincimi tu
che quel cielo promesso ai miei occhi non c’è
che in un cinema spento mi libererai
dall’attesa infinita dell’ultimo addio
Cancellami colpiscimi sconfiggimi ora
Cancellami costringimi disperdimi ora
Cancellami colpiscimi sconfiggimi ora
Cancellami costringimi disperdimi ora
Se dentro te c’è ancora luce

Nota 2021

Questo articolo è ora contrassegnato “noindex” per non comparire nei motori di ricerca. Siete ancora liberi di condividerlo, ma solo dopo attenta valutazione: lo scopo non deve essere la curiosità o ragioni frivole, spiacevoli, inutili; in ogni caso tenendo conto dell’inopportunità del turbare senza ragione il ricordo di chi l’ha amata.
È una vicenda che rimane però importante documentare perché, come detto, il tema è duro e molto serio, e va oltre la morte: non può essere archiviato con essa.

27 commenti:

  1. Impressionante.

    L’incidente è davvero avvenuto in una località chiamata Santa Luce?

  2. Alessandro Grasso

    Così riportano le cronache…

  3. Ottimo articolo ben argomentato, pur non essendo un appassionato di tematiche religiose penso che seguirò con attenzione questo blog. I miei più sinceri complimenti.
    Roberto

  4. Alessandro Grasso

    Grazie davvero Roberto!

  5. Bruno Fromtuuannain

    Ciao, essendo fan di Vale da molti anni non ti posso nascondere il malumore per aver associato l’oscurità ad una ragazza che reputo speciale ma nel senso opposto del tuo articolo, quasi un emissario di luce. Però capisco l’onestà dei tuoi sforzi e non posso non congratularmi per la capacità d’analisi. Una capacità che avresti potuto ben sfruttare anche per capire perché la Tatangelo fosse arrivata prima. In quel caso il titolo del tuo articolo sarebbe stato azzeccato ma con intendimenti diversi.
    L’articolo è di sicuro interesse e merita una riflessione: più volte ho notato che possono accadere cose, coincidenze, senza che ce ne rendiamo conto, come se noi le evocassimo, o come se inavvertitamente ci avvicinassimo a loro pur senza inquinarcene. Accade anche nella fisica quantistica se proprio vogliamo dare un senso scientifico alla cosa. Oppure accade a uno scrittore che nel pieno del suo romanzo comincia a scrivere come un automa, quasi i personaggi stessi scrivessero da se le loro storie usando l’inconscio dello scrittore come ponte levatoio. Quindi può capitare che pur avendo animo limpido si scrivano delle cose sfiorandone il mistero e ritrovandosi senza essersene accorti a coincidenze come quelle da te enunciate e non perché artefici delle stesse ma semplicemente perché bene e male sono due sponde tracciate dallo stesso fiume.
    Come a dire, per fare un esempio pratico: … odio i cardi ma amo i fiori e se corro felice in un campo di fiori sotto il Sole può capitare che quando ci incontriamo vedi dei cardi incollati sui miei pantaloni perché i cardi si attaccano, non come le migliaia di fiori che ho attraversato che sono rimasti sul campo e nella mia anima. E tu che associ, come me, i cardi al brutto e al male, mi vesti di cardo nelle tue intenzioni. Sbagliando. Hai ben analizzato i miei cardi e i pantaloni, ma non sai nulla di me.
    Capisci cosa intendo? Non dico affatto che il tuo sia stato un lavoro falsato, anzi, ne sono rimasto assai affascinato ed ho apprezzato la metodologia d’analisi. Dico soltanto che nell’articolo intravedo un difetto dovuto a una tua presa di posizione che per tutto l’articolo ti sei sforzato di non far notare neanche a te stesso.
    All’inizio dell’articolo fai un analisi distaccata dei fatti mentre verso la fine c’è più la tendenza di aver già deciso i connotati della cantante, ma per quanto i fatti siano sotto i tuoi occhi, Valentina non lo è stata abbastanza.
    Considera anche che hai convissuto con un’ipotesi per molti anni, e anche questo influenza l’osservazione. Forse avresti dovuto diventare fan anche tu e frequentare i Premio di Pozzo annuali per capire l’atmosfera che li anima. In questo caso avresti avuto un paniere di informazioni maggiore.
    Di Valentina metterei la mano sul fuoco. Del paroliere non ne so abbastanza ma l’ho sempre considerato “di luce” anche lui nonostante tu l’abbia giustamente notato viandante del mistero che è in noi. Da questo però a immaginarlo come stratega che si diverte a mettere nelle mani di un animo puro un testo simil-satanico, non ce lo vedo proprio (di solito chi lavora nell’ombra assume posture e fisionomie che lo tradiscono, e non sa parlare puro come avviene per lui). Può essere stato influenzato dal suo background culturale? Ognuno di noi lo è, ma francamente non vedo più di questo, nonostante le apparenze. E’ un pregio dell’intelligenza quella di esplorare gli oltre confini senza rovinarsi, come anche tu hai limpidamente fatto nel tuo articolo. Il tuo articolo che parla di satanismo infatti come mai potrebbe indicare in te un satanista?
    Capisci che intendo?… se ad Halloween mi maschero da teschio non è che sono amante delle tenebre. Sto soltanto giocando con le nostre paure. Le cose vanno commisurate ad personam, non generalizzate: “chi ha fatto cosa e in che modo, non soltanto cosa è stato fatto per capire chi”. Questo almeno è il mio pensiero, dato che dieto a ogni osservazione c’è sempre il filtro dell’osservatore.

    Hai fatto un lavoro eccellente d’analisi sui fatti.
    Ora non ti resta che conoscere Valentina. Quella vera.

  6. Alessandro Grasso

    Caro Bruno, non sei il primissimo fan che mi scrive, nonostante l’articolo non abbia avuto pubblicità. Si vede che sei una persona che pensa. Non ti possono accontentare le canzoni dozzinali che fanno successo oggi. Per questo ti darei sui 35 anni.
    Il contenuto di questa pagina è a dir poco difficile da digerire da parte di un ammiratore di Valentina, eppure le reazioni sono abbastanza positive, tutto considerato. Anche tu cerchi, scusami, più di attutire il colpo con una imbottitura di parole che mettere in discussione il contenuto. Comprensibile.

    I testi di quell’album hanno un autore ben preciso, e i contenuti già discussi sopra sono pesanti e non spiegabili con una serie di coincidenze. Del resto un album non è un trattato o un modo di esplorare un argomento: il gioco non può che essere quello che ho esposto. Magari è dura da accettare, ma la motivazione appare meno improbabile quando si ricorda che parliamo di spettacolo e di un publicity stunt.
    Non ho preteso, penso sia risultato chiaro, giudicare il carattere di Valentina. Anzi ho riportato testimonianze lusinghiere.
    Di questo gioco però non poteva essere ignara. Difatti il brano del 2004 riportato qui in conclusione, con cui voleva tornare al Festival ma che giustamente venne bocciato, non solo riporta nei testi la stessa tematica e sembra sfidare la Luce ad annientarla, ma è musicalmente cupo, ossessivo, inquietante. E’ un esercizio di frustrazione.
    Tra l’altro la ipotesi con cui ho “convissuto per molti anni”, come dici, non è andata crescendo, era già consolidata e le uniche aggiunte posteriori al 2004 sono appunto la morte e il brano L’attesa infinita appena citato.

  7. Quest’articolo mi provocherebbe più di una parolaccia. Se vuoi vedere il male lo vedi pure nel Bene. Sta nell’occhio di chi guarda.
    Citerò ad apologo un brano di Tolkien.

    “Il Cavaliere li guardò con crescente meraviglia, ma il suo sguardo si fece duro. “Esiste dunque veramente una Dama nel Bosco d’Oro [Galadriel], come narrano le antiche storie!”, esclamò. “Dicono che pochi riescono a sfuggire dalle sue reti. Che tempi strani sono questi! Ma se godete della sua benevolenza, potreste essere anche voi tessitori di reti e maghi”. (…)
    Gimli si levò piantandosi sulle gambe divaricate: con la mano stringeva la sua ascia ed i suoi occhi scuri lanciavano fiamme. “Dimmi il tuo nome, o Signore di Cavalli, ed io ti dirò il mio, e altre cose ancora”, disse.
    “Quanto a ciò”, ribattè il Cavaliere abbassando sul Nano uno sguardo corrucciato, “tocca allo straniero presentarsi per primo. Comunque il mio nome è Éomer, figlio di Éomund, e vengo chiamato Terzo Maresciallo del Riddermark”.

    “Ed allora, Éomer, figlio di Éomund, Terzo Maresciallo del Riddermark, lascia che Gimli, figlio del Nano Glóin, ti metta in guardia contro le tue sciocche parole. Parli con malvagità di ciò ch’è bello più di quanto tu non possa immaginare, e la tua unica scusa è la poca intelligenza”.
    (Il Signore degli Anelli, Le due torri)

    Dove intelligenza sta letteramente per “sapere di cosa si sta parlando”, senza fare del cherry picking.

    Ecco. Non fare l’Eomer della situazione.

  8. Alessandro Grasso

    Uhm Brad, apprezzo il livello culturale alto del tuo commento: ultimamente osservo che chi esce dal giro dei soliti social e fa lo sforzo di rispondere direttamente ad un articolo di un blog fa parte dei “pochi ma buoni”.
    Avrai notato che ho cercato di evitare toni sensazionalisti e demonizzazioni, mantenendo un approccio misurato.
    La tua osservazione, scusami, mi sembra colta ma “di pancia”: esprime bene il desiderio di difendere quella che era una cantante assolutamente talentuosa ed affascinante, ma razionalmente tutto quel che ho scritto rimane lì, facilmente riscontrabile.
    Non ho nessuna velleità di combattere contro fans che è giusto e prevedibile la prendano male: è venuta a mancare una voce alla quale tante sciacquette di successo avrebbero dovuto al massimo lustrare le scarpe. E sembrerebbe quasi crudele “infangarne” la memoria. Ma ribadisco quanto detto nel mio ultimo commento. Il brano del 2004 che ho riportato, così spigoloso e claustrofobico, produce un senso di fastidio, da mal di testa: testimonia secondo me l’essere rimasta prigioniera di un gioco sbagliato. E contro i giochi sbagliati è necessario mettere in guardia.

  9. Ecco. Infatti è un’eccezione. Solitamente non dedico risposte a tali argomenti. Ma hai fatto un articolo che pare parlassi di Marilyn Manson e mi pareva dovere difendere Incenzo (al posto suo mi sarei offeso) e la memoria di Valentina.

    Quindi: costretto a un’ultima lunga replica mi hai (per dirla come Yoda). Premetto che non sono un sith ma preferisco i jedi.

    Se tu analizzassi suppongo il 99 % dei testi troveresti tali riferimenti, perché li vuoi trovare. Senza alcun dubbio.
    Ognuno legge quel che vuole.
    Helter Skelter non incita ad uccidere eppure un certo charles manson ha fatto una strage. Non so se mi spiego.
    Se leggi angelo e luce come riferimenti malvagi è perché lo vuoi.
    Hai pure citato Crowley (preghiere rovesciate ecc.), che io giudico solamente un bluff, tutta la sua magia e occultismo aveva come obiettivo lo stesso che aveva Casanova quando faceva l’alchimista per attirare le nobildonna. Eyes wide shut poi è il film a livello simbologico più pasticciato e frainteso della storia, il significato del film non è quello che gli viene attribuito.
    Si guarda il dito e non la luna. Eppure Kubrick ha messo la chiave in bella vista nel finale. Tom Cruise ha gli occhi spalancati ma sbarrati, e quindi si fa un film mentale di 2 livelli (doppio sogno e’ la novella da cui e’ tratto) adulterio/sesso a cui segue setta pericolosa, tuttavia non capisce (ovviamente il personaggio). Perfino Dan Brown ha capito.
    La chiave del film non è “satanismo” ma “relativismo conoscitivo” (“io sono colei che mi si crede. Ecco come parla la verità” – Pirandello).
    Il punto di vista di Kubrick è quello che il personaggio di Pollock esprime a Cruise.

    La digressione è: un suono al contrario è un suono al contrario.
    La verità sta in evidenza (Poe, Lettera rubata)
    Escludendo l’impossibile, anche l’improbabile è la verità. (Cit. Holmes)

    Non preoccuparti che, purtroppo o per fortuna, qualunque suono venga emesso è suggestione: le “porte” non sono quelle dei nani di Tolkien che si aprono ad incantesimo.
    Sono “tintinii a invisibili porte che forse non s’aprono più”. Tolgo il punto interrogativo.

    Non preccuparti che le canzoni di Valentina ispirano amore e non odio.
    Cito sempre Tolkien: le opere del nemico (Sauron) riempiono il cuore di orrore, ma io provai solo tristezza (Faramir a Frodo)
    La tristezza non è disperazione e non tutte le lacrime sono un male.

    Ora puoi analizzarmi per dire quanto sono esoterico, che sono un mangiamorte di Voldemort e un deviato se vuoi, oppure fare un articolo su Mina che si vende l’anima se ti piace https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=NUID0-dSd7c
    Per dire… “D’amore di morte e di altre SCIOCCHEZZE”

    Concludo la mia apologia consigliando un titolo più sobrio all’articolo e meno tranciante per rispetto a Incenzo, gran professionista e amico e collaboratore di numerosi artisti di fede cristiana (Venditti, Dalla, Zero) e alla famiglia di Valentina (a meno che non ti preoccupi pure di Benedetta che a The Voice era con “el diablo” Pelù).

    Sono riuscito a trattenere il mio sarcasmo per quanto ho potuto.

    Hands off Vale (❤)

    Se non fosse morta probabilmente non c avresti elucubrato più. Ma gli incidenti capitano. Leggiamo preveggenze, ci colpiscono, ci (mi) addolorano, ma così come la storia architettata dall’amico di Cruise nel film di Kubrick è una sciarada per zittirlo e non svergognare le orge pseudo ierogamiche dei ricchi di NY (leggasi bunga bunga), in maniera più pura e dolce, Il passo silenzioso della neve, L’attesa infinita ecc. come il branduardiano inno alla caducità della vita Ogni viaggio che ho aspettato e L’amore non ha fine, ecc. non sono altro che canzoni d’Amore.
    Posto che non sono un reificatore, non credo al male come persona astratta, è solamente un sentimento ostile o una privazione di ciò che per noi è bene, di vita, come il buio è solo l’assenza della luce (cioè di fotoni).

    Amen
    🙂

    Dr. Brad Goodman, PhD in Pain

  10. Postilla: in ogni analisi simbologica il problema dei cattolici e di tutti coloro che hanno ascendenza dal dualismo platonico zoroastriano e’ che non riuscite ad avere una profonda visione di non dualita’, o di monismo, e’ quello che rende monchi i mistici dell’occidente. Tutti. Avrei potuto citare anche Jung.

    Posto questo, non c’è comunque traccia di “male” in queste canzoni.
    Non dice il vangelo che gli alberi li riconosci dai frutti?
    Informati sulla cantante, sui suoi fans, la sua famiglia e gli autori.
    Nulla di male può venire.
    Il senso della mia prima citazione tolkieniana e’ questo. La rabbia di Gimli è giusta perché Eomer non comprende, filtra attraverso la sua cultura.

  11. Perdono. Cancella pure tutti i miei interventi. Mi sono sbagliato.

    Avevo cose da dire ma poi mi sono accorto il genere di orientamento di questa pagina/blog. Non avrei mai replicato se non per il titolo, che spero non capiti mai sotto gli occhi dei genitori e famigliari di Valentina.

    Questo articolo è pieno di inesattezze, ma anche se parafrasando Dostoevskij, per assurdo fosse la verità, preferei restare altrove che con la verità.

  12. Valerio Bianco

    Salve. Mi chiamo Valerio Bianco e sono un fan sfegatato di Valentina Giovagnini. L’ho amata fin dal primo momento in cui l’ho vista, in quel famoso Sanremo 2002, ed ancora di più da quando l’ho conosciuta di persona, al termine di un concerto, sedici anni fa.
    Vengo a contatto solo oggi con questo articolo. Mi viene da rispondere semplicemente con questo testo, che ho composto, all’oscuro di tutto, il 30 aprile 2019.
    Per essere precisi è la parodia di una canzone, che non citerò.

    DALLE ADESSO IL TUO PERDONO

    Nessuno è santo sulla terra
    non fa eccezione neanche lei
    di promesse e di speranze
    no, non si campa
    la stella più lucente
    può cadere giù…
    Un anno sotto i riflettori
    poi torna il buio, la realtà
    né amore né carriera
    niente di niente
    la stella più lucente
    può cadere giù
    qualsiasi vera stella
    può infrangersi nel blu…
    Mio Dio
    lei non può odiarti, lo sai
    oh mio Dio
    dalle adesso il tuo perdono…
    Quell’”Hallelujah” lo ha cantato
    e ti avrà pure provocato
    ma Tu guardi al nostro cuore
    non alle messe
    e dentro quel suo cuore
    ti ci specchierai
    guardandoci nel fondo
    ti ci ritroverai…
    Mio Dio
    non odia nessuno e lo sai
    oh mio Dio, nemmeno Te
    mio Dio
    l’odio non c’entra con lei
    oh mio Dio
    dalle adesso il tuo perdono…

  13. Alessandro Grasso

    Eh no Brad, non “cancello pure” perché credo che i tuoi commenti meritino di rimanere, seppure in un’isoletta quasi invisibile, a testimonianza di quanto contorto possa essere lo stream of consciousness di chi vuole combattere la razionalità con le citazioni, la cultura, la ricerca estrosa del colpo ad effetto. Siamo grandi consumatori di storie: cantate, recitate, raccontate. Sempre più spesso mi trovo a dibattere con persone che non potendo argomentare sui fatti corrono con la mente, con orgoglio, al film preferito.

    Aggiungo una nota: non è vero che i cattolici avrebbero un “problema” nel non riuscire a vedere le cose fuori da una “dualità” che avrebbe radici profonde nel zoroastrismo. Al contrario, la differenza tra un manicheismo (da cui far dipendere tutta una cascata di movimenti filosofici occidentali) ed un taoismo orientale è, al fondo, racchiusa in un giudizio di valore, rispetto ad una realtà comunque duale, che mette insieme bene e male. Su di un piano sostanzialmente paritario: bene e male possono combattersi o compenetrarsi e completarsi, ma tali restano, attori comprimari.
    Le alternative a questa visione sono due: una negazione del male, che non porta a nulla. E la subordinazione del male su di un piano inferiore, come fa il Cristianesimo: è la visione più avanzata, che porta a costruire.
    Proprio il riconoscere la figura di Satana come semplice creatura, e ritrovarla anche nelle divinità imperfette e capaci di tutto delle mitologie precedenti, libera dal dualismo, e quindi da un male che sembra invincibile. È stato un grande passo avanti di civiltà, vedere nelle culture circostanti figure divine/magiche almeno potenzialmente maligne, e riconoscerle come demoniache. Il soprannaturale secondo il pensiero magico, invocato come potere, come forza oscura o incontrollabile, capace di corrispondere anche ai nostri desideri inconfessabili: l’uomo diventa libero quando lo rifiuta, lo vede al più come uno sconfitto ingannatore, uno scarto da buttare via.

    Credo infine che il particolare rivelatore, di tutto il tuo intervento, stia nell’ultima parte, quando di fatto ammetti che, se avessi capito da che parte stavo, non avresti risposto. Ecco: il pregiudizio. Sono cattolico, convinto, quindi non capisco niente. Siccome scrivo cose che sembrano abbastanza intelligenti, non ti aspettavi che io fossi cattolico…

    Ecco, tu preferiresti restare altrove, piuttosto che con una verità che non ti piace. Non c’è miglior sentenza di condanna che si possa pronunciare, per l’intellettuale moderno.

  14. Alessandro Grasso

    Messaggio importante. Dopo lunga ed attenta riflessione, ho deciso di rendere questa specifica pagina non più indicizzata dai motori di ricerca. Resterà comunque accessibile, ma solo per chi condividerà il link diretto o la ritroverà navigando all’interno del blog.
    L’ultima cosa che desidero è provocare sofferenza alla famiglia di Valentina, che non lo merita.
    Fin da subito ho cercato di non dare pubblicità e lasciare che la pagina trovasse il suo, pur minimo, pubblico. È un caso di studio. Un altro al mio posto avrebbe potuto farne l’elemento inedito, succoso perché clamorosamente ignorato da tutti, di un libro sul satanismo, ottenendo probabilmente un buon successo di nicchia. In ogni caso, anche come articolo, si poteva sfruttare facilmente.
    Ma non mi interessa farmi conoscere ad ogni costo. Preferisco fuggire dal sensazionalismo, e non essere accusabile di farmi pubblicità sulle disgrazie altrui.
    Nascondere questa pagina ai motori di ricerca dovrebbe ulteriormente minimizzare le occasioni per i curiosi di creare un’attenzione superficiale e dagli accenti errati, che potrebbe infastidire i familiari.
    Attenzione però: non per questo troverei accettabile l’idea di cancellare questo, che considero un documento importante.
    E no, non è certo per non voler rinunciare ad una decina di visite in più: non dopo quel che ho spiegato. E non avrebbe senso.

    Semplicemente, io non sono padrone di questa storia; mi è stata messa davanti, ma non posso decidere di farla sparire.
    Non so perché dovrà rimanere così, quasi introvabile; ma in un certo senso “so” che se è stata affidata a me, ci dovrà essere un motivo. Che dovrebbe naturalmente includere le peculiarità della diffusione.
    Forse tra qualche anno aiuterà la fede di qualcuno, non lo so. Chissà.

    Molti aspetti di questa vicenda sembrano aver contribuito a creare un caso limite, sul crinale tra visibile ed invisibile; come tante “prove” del soprannaturale, che non possono essere né inconsistenti, né troppo dirette ed indiscutibili, per lasciare spazio alla libertà dell’uomo, senza forzarlo. È una riflessione su cui io stesso ho infiniti dubbi. Ma il crearsi questo minimo spiraglio, che in qualche modo, ai miei occhi, vuole rimanere socchiuso, si è presentato come uno sviluppo naturale della vicenda, ed intendo rispettarlo.

    Per questo invito chi capitasse su questa pagina a compiere una valutazione: se è per curiosità, interesse verso la cantante, altro: lasciate perdere, non divulgate, non parlatene in giro. Se siete invece motivati allo studio di questi fenomeni (e non vi consiglio di esserlo!) potete considerare anche di condividere il link, in maniera che comunque mantenga un atteggiamento di rispetto verso chi, in fondo, è una vittima, e forse solo vittima di un banale incidente stradale.

  15. Telespalla Mel

    Forzato secondo me. L’autore Vincenzo Incenzo è un collaboratore di Renato Zero e la cui ultima opera lirica si chiama Bernadette de Lourdes, è un dichiarato credente, tutto sembra tranne che Marylin Manson in incognito.
    Ma nella maggioranza dei testi musicali si possono trovare significati reconditi, se questa canzone doveva fare “scandalo a Sanremo” allora di quella dei Maneskin si doveva direttamente accendere un falò…
    La musica ha i Rolling Stones, i Beatles, i Led Zeppellin, e i loro presunti messaggi, o un esplicito Piero Pelu’ (El diablo)… non si scandalizza ovviamente nessuno per una canzone d’amore con parole particolari

    Anche Il cielo di Zero (il cui testo è di Zero stesso) si potrebbe leggere nello stesso modo…
    “Quante volte ho guardato il cielo, ma le ali le ha bruciate già, la mia vanità… quante stelle attraversano il cielo…qualcuna cadrà… ecc.”
    Oppure “Benvenuti in paradiso” di Venditti, “Senza ali” di Giorgia, “Se fossi un angelo” di Dalla, per non parlare della produzione di Zucchero! O Vasco e Ligabue…

  16. Alessandro Grasso

    Il fatto che si tratti di una storia per molti versi inaspettata, incredibile, mi ha motivato a scriverla: non fa invece notizia un riferimento satanico trovato in un brano di black metal. Per questo non mi stupisce sentire parlare di un autore dichiarato credente: non era qualcosa di aperto e sopra le righe, ma secondo me si trattava di un’impostazione generale decisa a tavolino, giocata proprio sui contrasti rispetto alla prima impressione.
    Non conosco i Maneskin e sto bene così, quindi su loro non mi pronuncio… anche se solo a guardarli in foto, non credo sia possibile stupirsi di una ricerca del finto scandalo. Il Cielo di Zero è fatto di riferimenti vaghi; soprattutto le ali che bruciano rimandano piuttosto ad Icaro. Non è lontanamente paragonabile. Così come il Venditti che gioca su Adamo ed Eva in una canzone d’amore. E “Se fossi un angelo” a sua volta non lo vedo particolarmente controverso, anzi!
    Non conoscevo “Senza ali”, di cui leggo l’autrice sarebbe Giorgia stessa. Ecco, lì abbiamo un’altra apparente scelta calcolata di giocare su queste tematiche: inferno, angeli caduti. Notevole, nel suo piccolo, e lascia l’amaro in bocca. Fa il paio con Satana della Carrà. Comunque l’album della Giovagnini si distingue da questi altri casi pop per tre motivi: il primo non lo dico neanche, è troppo doloroso e mi ha fatto rimuginare parecchio sull’opportunità. Il secondo è il fatto che in Creatura Nuda questi riferimenti sono così pervasivi ed insistiti, come a dare un’impronta e a generare un’interesse improvviso dopo la scoperta. Il terzo è che, fuori da questo spazio (che peraltro voglio lasciare ristretto e non pubblicizzato o ricercabile dai motori di ricerca) la scoperta non c’è stata: è passato tutto sotto silenzio.

  17. Telespalla Mel

    Visto il tono dell’articolo e del blog non credo possa cambiare idea, ma l’autore del testo è vivo e vegeto e in attività anche come cantautore e potresti chiedere direttamente a lui se gli “illuminati” (qualunque cosa siano) gli hanno commissionato un intero disco…
    Sinceramente sarò limitato ma questi riferimenti occulti continuano a sfuggirmi, non sarà a proposito di “occhi”, che il male sta negli occhi di chi guarda… le streghe non sono mai esistite eppure gli autori del Malleus maleficarum le vedevano.
    Sulla Carra’… no comment… fantasie di integralisti

  18. Telespalla Mel

    Un articolo su QAnon, il pizzagate e Trump il salvatore c’è? Con Bibbiano e i contenuti reazionari del blog ci starebbe (tra l’altro anche Incenzo si definisce un po’ reazionario, magari diventate amici)

  19. Telespalla Mel

    Al di là dei miei sarcasmi, non è la Bibbia che dice che gli alberi si riconoscono dai frutti?
    Valentina Giovagnini ha suscitato amore in tutti coloro che l’hanno conosciuta direttamente o no.

  20. Alessandro Grasso

    -In questi anni, via email o qui, in molti hanno risposto e commentato, quasi tutti da fan della cantante e quindi critici dell’articolo. Eppure nessuno ha mai nemmeno cominciato a provare a mettere in discussione i contenuti, nella loro concretezza. Di questo stiamo parlando: di chi evita accuratamente di parlare di fatti, ed appioppa etichette di reazionario ed integralista, pensando che conti solo lo schierarsi dalla parte giusta, per guardare chi non si allinea con sprezzante compatimento.
    Un lettore neutrale potrebbe ben giudicare dove starebbero i paraocchi. Se nel sottoscritto, che di fronte a contenuti inequivocabili, propone prudentemente la spiegazione più semplice, ovvero che qualcuno abbia giocato ad usare un tema satanico per far parlare del disco. O se invece siano in chi, come Telespalla Mel, attribuisce direttamente al sottoscritto un copione immaginario così, de botto, senza senso: che “gli “illuminati” (qualunque cosa siano) […] hanno commissionato un intero disco…” Uno straw man sfacciato da far paura: non conta cosa pensi uno come me, persino sulla sua pagina gli si può scrivere che crede a qualunque fantasia malata…
    -La Carrà: di nuovo il testo della canzone dedicata a Satana è pubblico, e più esplicito di così…(!)
    Le cosiddette “fantasie da integralisti” sono solo la caricatura, nella mente del laicone, di quel che pensano veramente gli interlocutori credenti. Sì, sono fantasie, ma le sue. Una canzone può essere esplicitamente satanica anche se poi chi la scrive o canta prende la cosa come fosse un gioco trasgressivo e poi non ci pensa più, per esempio. Non è che si pensi che la Carrà andasse periodicamente a fare messe nere o chissà che altro, eh! Capito?

    -Dire “le streghe non sono mai esistite”, poi, qualifica un intervento, confermando di avere a che fare con il più classico schema mentale del moderno cosiddetto scettico: massimizza la superficialità dell’approccio. Mi limito a dire due cose sul tema (anche se l’argomento ci porterebbe lontano):
    1. ovviamente (!) le streghe e la stregoneria sono fenomeni antichissimi, più antichi della storia e certamente non derivati dal Cristianesimo. Altro che non esistere.
    2. Essere una strega non significa affatto avere realmente poteri magici. Maghi e streghe possono esistere senza fare vere magie, per esempio vendendo sceneggiate, intrugli e veleni, come hanno fatto.
    3. Molte persone vennero accusate di essere streghe senza esserlo.
    Siamo su di un piano un tantino più raffinato del “le streghe non esistono”.

  21. Alessandro Grasso

    Se vuole Telespalla può commentare i miei articoli su Bibbiano, che mi sembrano documentati (pur riconoscendo di aver a che fare con un argomento vastissimo, che va oltre i miei modesti mezzi) e parlano di scandali gravissimi che in sostanza nessuno, dei pompieri obbligatori di sistema, mi pare sia riuscito a ridimensionare nella loro gravità, limitandosi a creare diversioni o insabbiare.
    Se correttamente inteso, poi, certo sono reazionario. Ma questo non significa che quando riporto dei fatti gravissimi si possa far finta che non contino, perché basterebbe etichettarmi in maniera negativa per darmi torto.
    Su Trump ho scritto anche troppo e paradossalmente molto è rimasto incompiuto, ancora da scrivere (solo in testa) o in bozza. Il succo: ancora una volta la caricatura vuole che il “trumpiano” sia un ingenuotto che si è fatto ammaliare da un imbonitore e si sia messo ad idolatrarlo, senza vederne i limiti umani, prendendolo come una specie di messia. Ma, di nuovo, qui c’è solo il pregiudizio del conformista liberal che giudica superficialmente.
    Trump arriva in una situazione, per quanto non visibilmente, disperata per quel che riguarda la tenuta democratica del marcio, marcissimo sistema politico americano. Credo di averlo anche scritto: Trump è un colossale dito medio dell’elettorato verso Washington. Ancora non è stato capito quanto improbabile fosse la congiunzione di situazioni che hanno portato alla sua elezione contro quasi tutti, e quanto, per quanto disperato e tardivo, fosse un tentativo di mettere alcune cose a posto, un passo nella direzione giusta.
    C’è però una grande miseria intellettuale nel voler scagliare una roba come QAnon addosso a chi non si allinea, quasi a volerne sporcare la reputazione per contiguità: è una roba che, dal punto di vista dell’establishment, se non ci fosse bisognerebbe inventarla, per quanto rovina il campo trumpiano (ma non c’è alcun complotto, è solo stupidità, è da parte di qualche opportunista in cerca di 15 minuti di fama, il vendere, ad un pubblico assetato di risposte alternative, proprio le “notizie” più fantastiche che potrebbe sognare, e i più ingenui ci cadono in pieno).

  22. Alessandro Grasso

    Albero/frutti…
    Beh, è Gesù che dice di giudicare l’albero dai frutti, perché in fondo il NT è per costruzione pensato per sviluppare un approccio induttivo, a partire dagli indizi, dall’osservazione. Come nel fare scienza, non si tratta di dimostrazioni rigorose, di teoremi, piuttosto si cerca di trovare un rapporto causa-effetto sapendo che i fenomeni non avvengono mai in un vuoto, isolati dall’ambiente esterno, ed altre componenti potrebbero pesare e sovrapporsi.
    Per questo io qui vedo due situazioni diverse che si intersecano: da una parte abbiamo una cantante che, come ho sottolineato anche io, ha lasciato un bellissimo ricordo, e quindi questo produce cose buone. Dall’altra questo album ha lasciato dei segni brutti: tornerei ancora sull’ultimo brano, sul suo ossessivo invocare la distruzione. Non è una canzone che abbia senso far cantare ad una ragazza solare, acqua e sapone. Eppure dopo anni era ancora in qualche modo rimasta lì, impantanata nella carriera e prigioniera di uno schema narrativo cupo. Quindi per me il discorso sui frutti è davvero importante e pienamente confermato qui.

  23. Telespalla Mel

    Scusa la prolissita’ ma voglio chiarire alcune cose.
    L’attesa infinita parla di una relazione “tossica”, lo schema dei versi ricalca anche quello di Parole di burro della Consoli… (colpiscimi, ecc.), la protagonista non ha il coraggio di troncare e chiede a lui di farlo (tipo Zarrillo quando canta “aiutami a distruggerti”).
    Se vedi le successive canzoni, Inimmaginabile, Sonnambula, non sono cupe…
    Ma quello che chiami cupo è una tipica atmosfera da musica celtica.
    Mai sentito Enya o visti i suoi videoclip?

    Senza origine, Ogni viaggio che ho aspettato, Bellissima idea, L’amore non ha fine non hanno poi niente di cupo.
    Quanto a Il trono dei pazzi, il cui testo è di Valentina Giovagnini, non di Incenzo, ed è una rivisitazione della favola sul re degli animali soggetto anche di una poesia di Trilussa, e quanto a pazzi sul trono della giungla (umano) ne abbiamo giusto uno che in questo periodo sta facendo di tutto.

    La sua carriera non è decollata per le scelte di Baudo, che dovendo scegliere tra lei e la Tatangelo, non voleva ripetere il dualismo del Sanremo 2002 . Secondo la sorella la Tatangelo vinse per dei brogli nel televoto, difatti lo scarto fu di 21 punti, cioè 21 SMS.
    Sappiamo che ciò si è ripetuto essendo la Tatangelo più raccomandata e sappiamo anche da chi…
    A Sanremo 2003 Baudo la escluse all’ultimo, dopo aver contattato il tenore che era un collaboratore della Ricciarelli.
    Nel 2004 fu un Sanremo pasticciato da Tony Renis
    Nel 2005 Bonolis accetto’ la canzone Inimmaginabile ma Mazza, il dirigente RAI, disse che lei non poteva essere una Giovane né una Big, e che siccome la sua musica vendeva poco voleva dire che non incontrava il favore del pubblico, quindi la sua chance se l’era giocata.
    Nel 2008 Baudo di nuovo non voleva contrapporla alla Tatangelo per sopire le polemiche, scelse la Tatangelo con la canzone sull’amico gay scritta da D’Alessio, se c’è qualcuno che ha fatto un metaforico patto faustiano, questa è lei, una cantante senza capacità, tutta apparenza…
    L’incidente della Giovagnini non ha nulla di misterioso, andava veloce in un punto pericoloso, una sopraelevata senza guardrail, teatro di diversi incidenti mortali, per andare ad aiutare la madre nel negozio, e forse comprare dei regali per gli allievi della sua scuola di canto, inoltre pare non avesse la cintura allacciata, la macchina si è schiantata contro un olivo cappottandosi più volte.
    Oltre fatto che Baudo avesse la coda di paglia si è visto quando tagliò corto a Sanremo Giovani dove la vincitrice ricordò Valentina.

    Se vuoi dare la colpa dalla al destino.

    Tra l’altro anche la sorella Benedetta è cantante e pure a lei hanno chiuso le porte, ha fatto i Raccomandati con Luisa Corna (complotto?) a The Voice ha perso contro il fenomeno da baraccone di suor Cristina e a Sanremo non l’hanno ammesso…

    I Jalisse sono stati esclusi per 25 volte di seguito dopo la vittoria, anche loro sono vittime di una maledizione?

    E che dire del testo “cupo” portato da Marjorie Biondo a Sanremo 2000 (lei è nota anche per essere la cognata di Fiorello)

    Io non amo le margherite
    E le spose biancovestite
    E il cielo limpido
    Non fa per me
    Ma se mi convincerai
    Verrò con te.

    Io non amo le cerimonie felici
    Nè i preti nerovestiti
    E il mare blu
    Non fa per me
    Ma se mi convincerai
    Verrò con te.

    Come il cielo che ti sorprende
    Io verrò da te
    Come il cielo che poi risplende
    Resterò qui con te.

    Io amo le metropolitane certe sere
    Perché sono buie come le chiese
    E il mare aperto
    Non fa per me
    Ma se mi convincerai
    Verrò con te.
    Come il cielo che ti sorprende
    Io verrò da te
    Come il cielo che poi risplende
    Resterò qui con te.

    Anatema sia?

    Credo che ti sia fissato in stile Blondet su particolari che ti hanno colpito, tipo La formula o il verso “un angelo che sa che nelle ali ha nuove libertà”… se invece che angelo Incenzo avesse scritto uccello (“aquila che ormai non ha più cielo”, scrive dopo), non avresti imbastito questa bizzarra tesi, come se lei non fosse morta e lavorasse ancora nella scuola di musica. Tra l’altro stava scrivendo lei un nuovo disco, con testi suoi, il contratto era scaduto, e non lavorava più con Incenzo e Pinelli…

    Parliamo chiaro, c’era pure un articolo su Esopedia, secondo la tua tesi alla Adam Kadmon gli Illuminati avrebbero provocato l’incidente perché lei non voleva più mettere i “messaggi subliminali” nelle canzoni? Una cantante di nicchia che pochi ascoltavano?
    Noi vediamo presentimenti di una fine tragica perché ha avuto una fine tragica, ma questo può essere anche che certe persone sensibili sentono quale sia il loro destino… o inconsciamente lo provochino. Lei diceva (fonte V. Incenzo, testimonianza di Maura Pagliucoli Giovagnini, la madre), di avere la linea della vita corta, inoltre quel giorno non era esattamente allegra, avendo avuto un brutto litigio col fidanzato e avendo dormito poco, dopo pranzo aumenta la sonnolenza… si è messa alla guida senza precauzioni…
    Ovviamente non ha cercato la morte, assolutamente non aveva pulsioni suicide e non era depressa, però sono cause tutte umane.
    Fai troppe elucubrazioni basate su un verso del Passo silenzioso, sull’incipit della Formula e su L’attesa infinita…

    Tra l’altro, il tuo corpo mai più che si riferisca alla Comunione è una totale fantasia (il mai più semmai è una citazione letteraria di Poe, mentre il titolo della canzone è una citazione di Emily Dickinson), dice anche “la tua mente mai più”, è chiaro che si tratta di un uomo reale che ha lasciato gelido il cuore della protagonista con i suoi atti, ma che almeno l’ha lasciata libera.

    Comunque la canzone è stata interpretata anche da altre cantanti Indie, anche loro reduci sanremesi e in attività, tra cui Patrizia Laquidara e L’Aura.

    Ma ormai come un pubblico ministero ti sei innamorato della tesi, del teorema, probabilmente non vuoi ammettere di aver costruito un castello di carte o come dite voi “una casa sulla sabbia”, atto più che altro a rovinare l’ascolto di una canzone giudicata da tutti bellissima

  24. Telespalla Mel

    Ovviamente se vuoi credere per forza a questa cosa, i laicisti cattivi rispetteranno la tua opinione, siamo in un paese più o meno libero.

    Comunque che i complotti siano sciocchezze, a proposito di reazionari, lo diceva de Maistre ballando come fantasia il complotto massonico giacobino illuminista denunciato da Burke e dall’abbe’ Barruel… Lui conosceva l’ambiente delle logge, essendo un ex massone, e affermò sempre che ne’ gli Illuminati di Baviera ne’ la massoneria avevano organizzato la rivoluzione, scaturita solo dalle scelte errate dei singoli individui e da circostanze sociali di cui i primi colpevoli erano i regnanti precedenti

  25. Telespalla Mel

    Aggiungo che le scarse vendite del disco non hanno fatto funzionare quello che chiami giochetto… se avessero messo uno scandalo palese e non una cosa che – se fosse vera – sarebbe criptica assai e da iniziati o esoteristi – avrebbe venduto di più.
    Ad esempio i fan di Marylin Manson avrebbero comprato in massa il disco.

    Poi… se “giocare con l’occulto porta male”, ammettiamo esista un Dio giusto, avrebbe dovuto punire l’autore della canzone e non una vittima innocente del gioco…
    Insomma seguendo il tuo ragionamento, pare più una cosa gnostica o misoteistica, cioè un Dio malvagio farebbe ciò.
    Non escludo che possa esistere un Dio così, da seguace dei vari Schopenhauer, Cioran, Ceronetti, Leopardi e dalla mia esperienza di vita, non mi scandalizza, dovrebbe scandalizzare di più un cattolico che Dio punisce o permetta che siano colpiti i giusti e non i presunti ingiusti. Non a caso Jung giudicava il libro di Giobbe come odioso per l’immagine che esce di Dio

  26. Valerio Bianco

    Dalle mie parti si dice: “A carna triste n’a vule manghe Criste”, ossia “la brutta carne non la vuole nemmeno Gesù”. Da cattolico praticante, facente parte di Rinnovamento nello Spirito, sono convinto che dietro ad ogni cosa ci sia un disegno di bene del Signore (e insieme a me qualche decina di milioni di credenti). Vale non c’è più, ma quanto amore, quanto sostegno, quanta dolcezza traspariva tra i suoi familiari durante l’avventura di Benedetta a The Voice! Quanto bene è stato fatto dall’apposita Onlus creata dopo la tragica scomparsa! Quanti cantanti hanno avuto l’occasione di esibirsi e farsi conoscere (e non importa la ristrettezza della platea) durante le varie edizioni del concorso canoro a lei dedicato! E soprattutto io personalmente, ripensando al momento in cui l’ho conosciuta vis-à-vis dopo un concerto dalle mie parti nel 2005, in cui sono stato inondato di bellezza, umiltà, candore, disponibilità, un sorriso che era una vera luce (sì, proprio una luce fulgida), che voglia che ho di essere una persona migliore!! Non ho voglia di aggiungere altro, rispetto i pareri di tutti e spero, sogno sempre, nella mia ingenuità tutta cattolica, che gli altri facciano lo stesso.

  27. Telespalla Mel

    @Valerio Bianco
    Difatti è un’assurdita’ questa storia dei messaggi occultisti nei testi di V. Incenzo per Valentina sostenuta in questo articolo. La trovo una forzatura basata su un solo verso… sorretta da “prove” discutibili… Che vuol dire “carriera bloccata”?
    La tesi è degna di un debunkaggio da parte del cicap o di Attivissimo al pari di quelle sui messaggi subliminali dei Beatles e dei Rolling Stones.
    Comunque… Mina e la Carra’ hanno avuto una vita lunga e piena di soddisfazioni… nonostante le loro esplicite canzoni (quelle si)

    Anche la cantante Lisa è stata esclusa molte volte da Sanremo, le hanno bloccato la carriera per non aver accettato compromessi, come ai Jalisse.
    Compromessi che Valentina Giovagnini non accettava neanche lei. Anna Tatangelo forse si invece.

    Baudo ha escluso anche grandi successi da Sanremo (Bruci la città ad esempio) con scuse risibili

    Non bisogna incolpare le canzoni per ciò, o le forze trascendentali occulte, sono scelte umane di persone discutibili come Baudo o Amadeus, né ammantare di mistero un tragico incidente in un punto pericoloso.

    E, posto che ho sempre associato il vestito rosso e il bosco del video del Passo silenzioso (credo sua il bosco di Malpensa dove anche Annalisa giro’ poi nel 2011 Diamante lei e luce lui) a Beatrice che salva Dante dalla selva oscura: lei voleva vestirsi diversa, come nell’esibizione de La prima cosa bella ma il vestito (secondo la madre sciatto) e la coreografia, come per tutti gli artisti, specie nella serata finale dei giovani, è stata decisa dagli addetti e specialmente dal direttore artistico, cioè DA Pippo Baudo, non da Vincenzo Incenzo.

    E l’ultima canzone incisa che non è L’attesa infinita ma Sonnambula (gli autori sono diversi, il testo è di una donna; seguiva Inimmaginabile del 2005, testo di Incenzo, e tutt’altro che cupa) del 2008… Non è affatto un brano dal testo oscuro

    Sogni o sei desta
    Come vedi, queste possibilità
    Ma non importa a chi guarda
    Cosa provi e dove andrà
    Il senso del vento
    Chinando l’anima

    Ascolti intrepida
    L’affanno di una quiete
    Sai non servirà
    Far domande a chi non chiede …

    Mentre ci si stanca
    Di fronte all’ incomprensibile
    Ma poco importa a chi manca
    Se non vede l’anima
    Il senso del tempo
    In mezzo alla realtà…

    Ascolti intrepida
    L’ affanno di una quiete
    Sai conquisterà
    Nuovi spazi chi non chiede…
    Ascolti intrepida
    L’affanno di una quiete
    Sai conquisterà
    Nuovi amori chi non chiede…

    . Sei così…
    .Sei … così…
    Tu sei così…

    Dormi ancora finchè vuoi
    Tra le mani tra di noi
    Dormi ancora finchè puoi
    Tra le mani tra di noi

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