Bloccato su Twitter, emozione! (Fanatici anti-Trump)

Frog in a cage

Frog in a cage, di Alexas_Fotos

Mi sono messo a provare Twitter. Per me è un po’ un esperimento, ma anche un modo di fare autopromozione e di collegarmi ad altri, magari scambiando qualche battuta sardonica. Per ora devo dire che è stata un’esperienza poco promettente, per usare un eufemismo. Considero una benedizione il fatto di essere cresciuto e di essermi formato mentalmente ben prima dell’emergere di questa non-cultura caotica e superficiale.

Ecco qui di seguito un caso esemplare che dimostra in che condizioni è ridotto il “dialogo” oggigiorno.

Come ce ne fosse bisogno.

Trump contro Clinton

Disclaimer: sono un osservatore molto parziale, dalla parte di Donald Trump, per le due 0ttime ragioni che penso sia una delle scelte migliori che potessero capitare per il prossimo Presidente degli Stati Uniti, e che se vince lui ci guadagno dei soldi.

Background: come forse saprete, mentre Hillary Clinton concorre per diventare Presidente, lo scandalo che coinvolge la Clinton Foundation sembra non fare troppo la differenza, perlomeno per i cosiddetti low information voters, ovvero quelli che votano ma sanno a malapena quel che succede, non si informano.
Questa Foundation è formalmente una organizzazione no profit che ha ricevuto milioni di dollari da ricchi donatori e potenze straniere che misteriosamente sembrano aver anche beneficiato di decisioni politiche prese da Bill e Hillary Clinton in tutti questi anni…

Si tratta del classico scandalo di corruzione che ti aspetteresti atomizzerebbe ogni pur remota speranza di essere eletto anche ad un Consiglio di Circoscrizione, tantomeno dovrebbe passarla liscia chi concorre per il posto di potere più importante del pianeta.

La pubblicità negativa dovrebbe essere decisiva anche molto prima di inchieste e processi che determinassero le eventuali responsabilità penali. O, come in questo caso, dovrebbe comunque avere un peso politico enorme anche se gli inquirenti decidessero che non c’è terreno per una imputazione formale.

Si sa, ad un certo livello anche la giustizia dipende dalla politica.

 

Ora, Twitter.

Mi imbatto in Lawrence Bland, tipico Social Justice Warrior (=attivista fanatico che blatera di Giustizia Sociale), che non avevo avuto il piacere di incontrare prima. Si scaglia a testa bassa contro Trump, che sta basando la sua campagna sulla reazione alla corruzione del carrozzone Clinton. Bland è chiaramente 100% dalla parte della Clinton.

Osservate la loro classica strategia: “Non bisogna mai permettere al nemico di segnare un punto, anche piccolo.” Ogni argomentazione deve essere puntualmente sbeffeggiata senza ritegno o comunque contrastata, di solito cambiando discorso o con un non sequitur. In questo modo quelli schierati dalla tua parte possono godersi la sensazione di avere sempre previsto tutto e avere già pronta una risposta intelligente per disinnescare qualunque discorso. Cosa che poi dimostrerebbe, nella testa di chi tifa per te, che la tua parte, si sa, ha sempre ragione su tutto.

 

Il toro carica

Su Twitter (Screenshot 1) Trump dice: “Quand’è che vedremo sulla CNN dei servizi sulla corruzione della Clinton Foundation e sui pagamenti in cambio di favori da parte di Hillary al Dipartimento di Stato?”
Lawrence Bland: “Non appena tu renderai (finalmente) pubbliche le tue dichiarazioni dei redditi.”

Che è un po’ come dire: parliamo piuttosto dei tuoi scheletri nell’armadio!
Facciamo un passo indietro per vedere la cosa oggettivamente.

♦ Da un lato, abbiamo una storia che dovrebbe essere esplosiva. Non è stata esattamente occultata dai network tv e giornali principali, ma hanno minimizzato tutto quel che si poteva minimizzare. Il sito finto-oggettivo, in realtà schierato, Politifact ha fatto un “fact check”, cioè una più o meno partigiana ricostruzione dei fatti, solo con riluttanza ed evidente imbarazzo. Materia spinosa.

Persino il Washington Post ammette che la Clinton Foundation è un problema politico serio (link in Inglese):

Foreign governments and individuals are prohibited from giving money to U.S. political candidates, to prevent outside influence over national leaders. But the foundation has given donors a way to potentially gain favor with the Clintons outside the traditional political limits.

 

traduzione: è vietato ad entità statali ed individui stranieri il dare denaro a candidati americani, per impedire influenze estere sui leader politici degli Stati Uniti. Ma la fondazione ha dato ai donatori una opportunità per ingraziarsi i Clinton scavalcando i limiti politici previsti.

 

♦ Sul fronte opposto si lanciano insinuazioni: c’è la speranza che i giornalisti possano trovare qualcosa di succulento nelle dichiarazioni dei redditi di Trump. Forse ha qualcosa da nascondere (incrociamo le dita)!
Va considerato che per chi tratta queste cose di mestiere non è una passeggiata passare al setaccio i bilanci e le dichiarazioni di una azienda, figuriamoci un impero finanziario.
Immaginate quanto può essere facile convincere il pubblico che una certa voce, dichiarazione o detrazione significa roba brutta, magari una evasione o qualche furbata al limite del legale. Ecco.

Non c’è da stupirsi che Trump sia riluttante a rendere tutti questi documenti pubblici: nessuno al suo posto, nel mirino del sistema mediatico, potrebbe mai sperare di passare indenne.

 

Ma questi due attacchi così diversi sono forse equivalenti, si neutralizzano, 1-1 e palla al centro? Non direi proprio.

E’ un po’ come lo scandalo delle email sempre di Hillary Clinton: la gente si abitua all’idea, ne ha sentito parlare fin troppo e vede che i giornalisti non ci danno importanza, quindi non deve essere granché grave. Ma attenzione gente, guardate tutti cosa Donald Trump magari vi sta nascondendo! Fate attenzione al suo linguaggio, come si esprime, senza rispetto! E’ un pazzo pericoloso!
Prospettive.

 

Comunque.
Ho risposto a Bland col mio secondo account di Twitter, @blumudusplain, facendo notare l’ovvio riguardo a CNN ed altri grandi media: “Non coprono gli scandali che riguardano Hillary per insistere piuttosto sui possibili scandali di Trump”. Una risposta veloce, un impulso di quel momento. (Già che ci siamo, osservate la pagina di Bland come traspare dalla schermata qui sotto, c’è da apprezzare la selezione di foto di gran classe).

twitter exchange

Screenshot 1

Come si legge sopra, interviene a dargli man forte una certa ProChildVA (il nome significa già ProBambini, praticamente se litighi con lei sei un nemico dell’infanzia di default).

E’ da apprezzare come si ritrovano subito, spontaneamente, a sostenersi a vicenda. Un tag team.

 

Eh, ma oh, lo dicono gli Esperti!

ProChildVA mi risponde: “SBAGLIATO, Hillary è soggetta a più attacchi dalla stampa di CHIUNQUE ALTRO (link). Uno studio di Harvard”

Eh, se lo dicono quegli intelligentoni di Harvard, devo andarmi a nascondere! Ma che contano i milioni di esempi che si potrebbero portare a supporto del contrario, Hillary Clinton è una povera vittima maltrattata dai media, che al contrario sostengono Trump o al massimo gli danno qualche buffetto.

Bland decide di fare quello che è così tanto superiore… Con sprezzante sarcasmo mi chiama trumpkin, che sarebbe un abusato gioco di parole tra Trump e pumpkin (zucca); potremmo tradurlo così: “Ehi Trumpzucconi, Harvard è una scuola dove va un sacco di gente davvero sveglia. A livello universitario.” Eh! Lui sta dalla parte dei più furbi e intelligenti.
Peccato che per scrivere “tanti, un sacco”, che si dice “a lot”, lui scrive “allot” che non c’entra niente, è voce del verbo allocare. A quanto pare è un errore tipico in cui un americano può cadere.

Inevitabile la mia risposta che gli fa notare l’errore e la pretesa di mettersi tra gli “smart” in questo modo, con un autogol grammaticale:

risposta

Aggiungo (screenshot 3 qui sotto) “Ci sono un sacco di ‘studi’ disegnati in modo da dimostrare l’opposto della verità, grazie agli ‘esperti’. E’ una nuova forma d’arte.”

E’ chiaro che questa è solo una dichiarazione; non si può pretendere di sviluppare il ragionamento: stavo ribattendo ad un somaro sconosciuto su Twitter!

C’è una falla enorme ed evidente in quello studio, nonostante gli esperti. Ma non è qui il momento di parlarne, ne tratterò in un post futuro.

risposta2

screenshot 3

Mentre vado a dormire, quelli dichiarano vittoria

Subito dopo ProChildVA mi chiama idiota. Il suo pretesto: controllando l’attività del mio profilo, ha visto che ho usato con intento satirico la parola idiot in precedenza, in un paio di tweets che si contraddicevano l’un l’altro apposta, con argomento PokemonGO (in questo modo intendevo mettere in evidenza la facilità con cui la gente tende ad etichettare come idiota quelli che stanno dall’altra parte). Prosegue col chiamarmi nuovamente idiota come nello screenshot 4 qui di seguito:

allot

screenshot 4

ProChildVA: “E comunque potresti cercare sul dizionario “allot”, idiota”

Fantastico, anche dopo aver fatto loro notare l’errore di grammatica, insistono entrambi! 😀

Son proprio convinti che fosse scritto giusto. E di essere quelli dotati di cultura.
2 su 2. Che squadra!

chiusura

Bland: “Attenta, fanno fatica con parole più lunghe di 5 caratteri… #maitrump #donaldmentitore”.

(Notare che careful si scrive invece con una l sola, altro errore tipico di un madrelingua inglese che ha poca dimestichezza con lo scrivere.)

ProChildVA: “LOL infatti; sono sicura che dovrà cercare anche la parola ‘patetico’ ”

conclusione

B: “Questo è un account automatico/troll, è ora di #bloccarlo”

P: “Ho già bloccato il suo piccolo BEEP bianco privilegiato” (Censura di Blumudus: la parola volgare bippata indicava, ehm, il fondoschiena)

B: “LOL, anch’io. Non ho tempo da perdere coi Trumpkins”

P: (cerco di rendere leggibile il suo stile disordinato) “Patetici. Sono così incredibilmente stupidi. Potrei dire ignoranti, ma stupidi va oltre & è una scelta di RIMANERE ignoranti”

B: “Sono d’accordo, posso tollerare l’ignorante, è lo stupido che mi fa impazzire! #maitrump #donaldmentitore #corrottodonaldtrump”

Stan tutti chiusi nella loro bolla.

Mi hanno bloccato! E ora come sopravviverò?!?

 

Fatemi aggiungere una cosa: ProChildVA ha detto che il mio sedere bianco è privilegiato. Probabilmente questo tipo di espressione è quasi incomprensibile per un Italiano che non conosce la cultura americana. Notare la finezza dell’uso della sineddoche (figura retorica con cui si usa la parte per indicare il tutto). Mi sta accusando di essere pieno di pregiudizi in quanto bianco, senza sapere nulla di me.

A parte il fatto che il mio portavoce è un orso bruno… 🙂

Ok, il mio sedere è bianco. Sono italiano, non vivo in un paese dove la gente è costantemente ossessionata dal razzismo.

Non è colpa mia se quando ero bambino non c’era praticamente verso di incontrare un Africano (per me i neri erano solitamente Americani, visti in tv). Certamente non ho avuto alcun privilegio, vivendo in una società dove non c’erano razze nè scuse per diventare razzisti. E’ proprio confrontandosi con uno come me, se ne avesse la capacità, che un’Americana così chiusa potrebbe iniziare a conoscere un mondo più grande e meno intossicato di divisioni artificiose. Nel suo mondo, tutto ha un’etichetta. Triste.

 

Morale della favola

E’ il trionfo della superficialità e dell’animosità, peggio del previsto.

E’ vero, molti usano Twitter in altri modi, ad esempio per scambiare battute sceme ed innocue. Ma il cuore del problema sono questi scambi di ostilità.

Nell’esempio di cui sopra, non c’è stato alcun tentativo, neanche minimo, di dialogo.

Il mezzo Twitter in pratica non lo permette. E non è solo che non c’è spazio in 140 caratteri per sviscerare argomenti complessi.

Il punto è che la gente riceve ogni giorno un flusso travolgente di “notizie” e opinioni calibrate sui gusti dell’utente. In questo modo ogni pregiudizio viene rafforzato sempre di più. Facebook a sua volta produce questo tipo di effetto, di bias, ma non arriva a questa intensità e selettività. Ma tanto gli effetti dei vari social media si sommano tra loro. Persino le ricerche su Google sono ormai calibrate sull’utente. Siamo tutti sempre più incoraggiati a vivere nella nostra bolla, e credere che quello sia il mondo.

La gente diventa sempre più arrabbiata e frustrata perché scopre che qualche idiota si ostina a non capire quello che loro sanno con certezza, dopo averne ricevute tante conferme da amici e persone rispettabili. Perciò questi avversari che rompono l’armonia devono proprio essere dei mostri malvagi, o dannatamente stupidi, o una combinazione di queste due cose…

Attenzione, questo problema si presenta in entrambi gli schieramenti, qualunque sia l’argomento. In questo caso abbiamo ad esempio persone assolutamente convinte che Hillary è Hitler, e dalla parte opposta gente del tutto certa che invece è Trump ad essere Hitler.

E le loro convinzioni diventano sempre più granitiche. Capita la volta che si ritrovano a discutere con rappresentanti dell’altra fazione. Allora è come una guerra. Tutto viene visto in bianco e nero. Non si cerca di trovare un terreno comune, o di imparare qualcosa di nuovo; tantomeno ci si mette in discussione. Si combatte, punto. Con passione.

 

AGGIORNAMENTO- 11 Agosto

Poche ore dopo aver scritto questo articolo, è arrivata la notizia che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha deciso di non aprire un’indagine sulla Clinton Foundation (in Inglese), come era stato richiesto dall’FBI. Tutto questo non fa che evidenziare i conflitti di interesse e rapporti incestuosi tra gruppi di potere. Come può il pubblico avere fiducia in un sistema, ed un partito, che ha il potere di decidere se il candidato che stanno sostenendo con ogni mezzo vada processato oppure no? Per non parlare del fatto che i mezzi di comunicazione, che dovrebbero sorvegliare e criticare, tranquillamente sostengono la decisione quando ogni accusa viene inspiegabilmente abbandonata e il caso viene chiuso.

Chi decide? La stessa Loretta Lynch, Procuratore Generale, che molto “inappropriatamente” si era incontrata all’aeroporto con Bill Clinton, secondo loro solo per parlare del più e del meno e raccontare di figli e nipoti, proprio poco prima che archiviassero l’inchiesta sulle email di Hillary. Tutte coincidenze…

Qui potete trovare alcune delle accuse. Risulta davvero difficile capire come tanta gente possa giustificare tutto come fosse niente. Ma, ripeto: c’è la bolla!

Non avevo torto ieri a scrivere, proprio in questa pagina:

O, come in questo caso, dovrebbe comunque avere un peso politico enorme anche se gli inquirenti decidessero che non c’è terreno per una imputazione formale.

Visto? Non c’è niente da vedere, avanti, circolare! Sono solo ridicole teorie di complotto buone giusto per i trumpkins.

Come si suol dire: per i nemici le leggi si applicano; per gli amici si interpretano.

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